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Alunna in ospedale per il freddo, il sindaco: «Guasto improvviso». La preside: «Segnalato da mesi»

Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla accelera i tempi della riparazione e assicura che alla scuola elementare Emanuela Loi di Passo di Rigano, dove due giorni fa (martedì 24 gennaio) una bambina di 10 anni è finita in ospedale in ipotermia, già domani si tornerà alla normalità. Nel farlo, spiega che si è trattato un guasto improvviso. Una dichiarazione che cozza con quanto dichiara invece la dirigente scolastica, Rosaria Corona, dell’istituto comprensivo Boccadifalco-Tomasi di Lampedusa, che comprende la scuola Loi. La preside dice infatti che aveva già sollecitato da mesi il ripristino dell’impianto di riscaldamento. Evidentemente, si è aperta una partita sulla mancata risposta, almeno secondo la versione della scuola, al punto che anche l'assessore comunale all'Istruzione parla di un sollecito di soli due giorni fa.

Ma per la scuola si tratta appunto di un sollecito, perché il guasto era stato segnalato diverso tempo prima, quando il sole e il caldo non creavano alle scuole alcun disagio. Il 26 luglio e il 17 ottobre scorsi, secondo quanto viene riferito dalla Emanuela Loi, il viceprefetto di Palermo aveva invitato l’amministrazione comunale ad assumere ogni iniziativa per riparare un tubo di scarico fognario dell’edificio scolastico: la perdita della fogna ha danneggiato l’impianto di riscaldamento che è stato disattivato dopo l’ispezione dell’Azienda municipale del gas. Ieri, il giorno dopo che l’alunna si è sentita male, la dirigente scolastica ha inviato invece una nota alla protezione civile regionale, al sindaco e agli altri enti, chiedendo l’intervento del prefetto. Probabilmente si tratta del sollecito di cui parla Aristide Tamajo, assessore comunale all'Istruzione. Una nota in cui la scuola ricostruisce la vicenda e dunque le precedenti segnalazioni.

L’impianto di riscaldamento inutilizzabile mette «in grave pericolo la salute degli studenti e delle studentesse che in queste giornate invernali sono costretti a trascorrere ore a scuola con temperature non adeguate - scrive Rosaria Corona -. C'è il rischio, inoltre, che la costante fuoriuscita di acqua possa irrimediabilmente danneggiare le fondazioni dell’edificio». Poi il riferimento alle altre lettere. «Facendo seguito alle precedenti segnalazioni e richieste di intervento inoltrate agli uffici competenti rimaste totalmente inevase - continua Corona - si rinnova richiesta di intervento urgentissimo per riparare tubo di scarico fognario dell’edificio scolastico in via Dogali, collocato tra il piano di fondazione ed il solaio di piano terra - spazio ispezionabile, ma di difficile accesso sia per motivi strutturali (trattasi di locale confinato) che per questioni igienico-sanitarie derivanti dal ristagno di acque nere, provenienti dal tubo fognario, maleodoranti, ricettacolo di mosche, scarafaggi e zanzare». La dirigente scrive anche che se la nota rimarrà senza risposta dovrà chiudere la scuola.

Il sindaco però parla di guasto improvviso. «È motivo di dispiacere - afferma Lagalla nella video-dichiarazione- il malore occorso alla piccola alunna dell’istituto Emanuela Loi a causa del freddo determinato da un guasto improvviso dell’impianto di riscaldamento e che l’amministrazione sta provvedendo rapidamente a riparare e che già da domani riporterà a normalità la situazione». Poi Lagalla, che peraltro negli anni passati da assessore regionale all'Istruzione si era già occupato del problema, aggiunge che «la situazione nelle scuole è nota, con ritardi di manutenzione e quindi con problemi gestionali non banali. L’amministrazione - dichiara - sta provvedendo a risolverli sia erogando direttamente somme in favore degli istituti scolastici sia nell’ambito di un accordo-quadro con lo Stato che a seguito dell’approvazione del bilancio questa amministrazione è stata in grado di avviare».

«Abbiamo contattato la ditta che tamponerà la situazione - afferma l’assessore comunale all'Istruzione Aristide Tamajo - e procederà al lavoro di manutenzione, riportando tutto alla normalità. Si tratta di un intervento minimale, pensavamo molto di più: costerà al Comune appena 1.500 euro. Una cifra abbastanza irrisoria». Tamajo ricorda che «il Consiglio comunale ha stanziato 3 milioni e 900 mila euro di fondi per gli istituti scolastici. Non voglio incolpare le scuole, ma avrebbero dovuto far presente che c'era il problema. Noi abbiamo fatto un paio di incontri con la Amg che ci sta dando una grossa mano. Come avviene nelle buone famiglie, il problema si scopre quando viene a galla. Noi abbiamo ricevuto un sollecito dalla Loi solo due giorni fa. Dal punto di vista politico il problema era già risolto. Da domani la ditta è sul posto».

Per Andrea Ajello, presidente della quinta circoscrizione, ci sono stati intoppi burocratici lungo l'iter per la riparazione: « Sono vicino alla famiglia - dice Aiello -, mi sono recato a scuola, abbiamo fatto un tavolo di concertazione, un lavoro di squadra. Non è stata colpa della scuola, c'è stato un ritardo di alcune ditte nell'effettuare un sopralluogo. Non sono riusciti ad eseguire i lavori, anche per questioni burocratiche. Ora ne abbiamo trovata una, inizieranno i lavori domani e rassicuriamo le mamme che hanno protestato che siamo tutti vicini a loro. L'intervento è stato tempestivo e abbiamo trovato una soluzione, i bambini entro la prossima settimana saranno al caldo nelle loro aule». Ma il sindaco è più ottimista e garantisce un ritorno alla normalità già domani.

 

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