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Crosetto a Palermo: dopo la cattura di Messina Denaro non ci fermiamo

«Non ci si ferma». Il ministro della Difesa Guido Crosetto sintetizza così la missione dello Stato contro la mafia. Dopo la premier Giorgia Meloni, a Palermo nel giorno dell'arresto di Matteo Messina Denaro, oggi un altro esponente di governo è sbarcato in città per ringraziare gli artefici della cattura del boss.

«La mia presenza qui è per ringraziarli, non solo per l'arresto d Matteo Messina Denaro. Sono qui per ringraziare i carabinieri per quello che hanno fatto e che continuano a fare anche un minuto dopo la cattura, anche dal giorno dopo l'arresto. Non ci si ferma», ha detto il ministro della Difesa, facendo riferimento anche al blitz di questa mattina a Palermo.

«La lotta a Cosa nostra non è conclusa con l'arresto di Messina Denaro. La lotta tra il bene e il male ci sarà per i prossimi secoli. In Italia, molto spesso in alcune regioni, la lotta tra il bene e il male è la lotta dello Stato contro la criminalità organizzata. Una criminalità che diventa potente che cresce nel tessuto economico e che in periodi di crisi ha più possibilità di crescere".

E ha aggiunto: «È una criminalità che genera paura e la paura diventa omertà e rende più difficile la lotta dello Stato - dice - la mafia ha subito colpi molto forti. Abbiamo anni di successi e crisi della mafia per i colpi inferti dallo Stato. È una lotta che continua».

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