Il leader di Azione Carlo Calenda a Palermo per sostenere Fabrizio Ferrandelli. E non mancano i duri attacchi agli avversari. "Di Lagalla non me ne può fregare di meno, non lo conosco. So che Lagalla è semplicemente Miccichè, Cuffaro, Saverio Romano e Dell'Utri. Si possono mettere insieme quattro persone così e pensare di gestire Palermo in modo credibile e autonomo? Perché è del tutto evidente chi gestirà eventualmente la città. Io sono un garantista, va bene che Dell'Utri e Cuffaro abbiano scontato la pena, ma non vuol dire che due persone condannate per mafia possono andare in giro a fare politica come se nulla fosse, perché cosi abbiamo perso il barlume dell'etica e della morale".
Calenda cavalca l'onda delle polemiche e poi commenta: "Stanno facendo questa storia per la Regione: la Regione ha i soldi, Palermo è una rogna. Non gliene frega nulla di Palermo. Qui ci sono due coalizioni che non sono in grado di governare la città. A sinistra c'è la continuità col passato, in una città dove non si riescono a seppellire i morti; dall'altra parte Lagalla è con Miccichè, Cuffaro, Saverio Romano e Dell'Utri".
Poi una frecciatina a Renzi. "Vorrei che qualcuno gli spiegasse qual è la posizione di Italia Viva a Palermo. Ieri Francesco Bonifazi e altri mi hanno detto che non è assolutamente vero che Iv sta con Lagalla. A me pare di capire che Iv non sta con Lagalla ma tutte le persone di Iv stanno con Lagalla. Mi pare un modo trasparente serio e molto riformista. Mi hanno detto tra l'altro che se vince Lagalla quelli di Italia Viva saranno all'opposizione, quindi faranno opposizione a loro stessi. Una cosa a cui la politica italiana non era mai arrivata".
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