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A Palermo assise dei procuratori generali, Salvi: "Indagini rapide sui crimini in Ucraina"

Palermo ha accolto i procuratori generali di 46 Paesi del Consiglio d'Europa e dei Paesi osservatori per la conferenza internazionale che si è aperta a Palazzo dei Normanni.

Il presidente della Corte di Cassazione Giovanni Salvi ha dato il via ai lavori insieme al presidente dell'Assemblea Gianfranco Miccichè e al sindaco metropolitano di Palermo Leoluca Orlando. La conferenza si svolge a porte chiuse nella sala d'Ercole, dove si riuniscono i deputati per legiferare.

"La Conferenza dei procuratori generali del Consiglio d'Europa si apre nella incertezza e nel dolore - ha detto Salvi -. Non avremmo mai immaginato che il suolo della nostra Europa potesse essere nuovamente percosso da eserciti invasori, contrastati dalla strenua resistenza di un popolo. Mai avremmo immaginato che tutto ciò avvenisse ad opera di un membro del Consiglio e contro un fratello, anch'esso membro del Consiglio".

Salvi ha aggiunto: "Il Consiglio d'Europa è nato per condividere l'attuazione dei principi dello stato di diritto, governato dalla legge, nel rispetto dei diritti fondamentali della persona". "Ci unisce, innanzitutto, la Convenzione Europea dei diritti dell'uomo - ha proseguito - Ci unisce l'idea che la persona è inviolabile, così come lo è la sua dignità. Ci unisce il ripudio della guerra come strumento per la risoluzione delle controversie. Abbiamo voluto questa conferenza per riaffermare che la giurisdizione è la strada per la composizione dei conflitti individuali e collettivi. La grande utopia di Kant, vissuto nel cuore dell'Europa, di una Pace basata sul diritto e sulla sua cogenza per mezzo della giurisdizione universale, non è certo ancora attuata".

Salvi ha poi spiegato che "tutti gli sforzi della nostra istituzione sono focalizzati sulla conduzione di indagini rapide e obiettive sui più gravi crimini internazionali commessi nel territorio dell'Ucraina durante la guerra, al fine di perseguire tutti i colpevoli di crimini contro l'umanità, crimini di guerra, crimini di aggressione e genocidio".

I lavori proseguiranno anche domani e si concluderanno nel pomeriggio nell'aula bunker del carcere Ucciardone, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella.

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