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Sindaco di Palermo, Cuffaro e Faraone insieme: "Ma il candidato ideale è donna"

"C'è sicuramente la possibilità di ragionare insieme". Totò Cuffaro la chiude così. Ma un po' tutti hanno guardato oltre vedendo l'ex governatore della Sicilia e leader della Nuova Democrazia Cristiana seduto fianco a fianco con Davide Faraone, capogruppo al Senato di Italia Viva e candidato a sindaco di Palermo,  alla presentazione del libro di Gianfranco Rotondi "La variante Dc", un incontro moderato dal direttore del Giornale di Sicilia, Marco Romano.

"Con la scelta di Italia Viva di stare al centro - sottolinea Cuffaro - non potremo che condividere un percorso politico. Un appoggio? Questo è un ragionamento che si farò quando ci si siederà insieme per decidere chi sarà il candidato sindaco di Palermo. Certamente sarebbe importante fare le primarie".

Certamente meno diretto Davide Faraone: "Ho fatto la scelta con determinazione, pensando ai guai di Palermo e che la mia esperienza a Roma possa essere utile alla mia città. Sarà una campagna elettorale dura e difficile. Quali alleanze? Vedremo. Intanto c'è Faraone".

Nessun imbarazzo sulla presenza di Cuffaro: "Ha pagato per quello che ha fatto e io sono dell'idea che chiunque sconti la sua pena con dignità per me è una persona che deva vivere. Sono stato ad Hammamet ai vent'anni della morte di Craxi per ricordare un riformista, sono stato a Rebibbia quando Dell'Utri malato veniva tenuto in carcere, sono un libertario: la cosa più strana semmai è vedere tutti quelli che rispetto a me erano sempre dietro la porta di Cuffaro e che oggi provano imbarazzo".

Una donna per la poltrona di sindaco

"La mia scelta ideale alle Comunali di Palermo sarebbe quella di candidare una donna, ma non ho la pretesa e l’arroganza di dire che abbiamo il diritto di pretendere che gli altri accettano questa nostra impostazione", ha  detto infine Cuffaro. "Se ci saranno le primarie porteremo questa idea sul tavolo. Se qualcuno non vuole invitarci farà i conti con la parte di elettorato che non vuole invitare - ha aggiunto l’ex governatore della Sicilia allargando lo sguardo - Ma questo l’hanno già rivisto e corretto. Oggi c'è un incontro dove la DC è stata invitata e porteremo il nostro contributo. Si parlava di Palermo, ma non ho mistero nel dire che quel campo di chi ragiona per la scelta di un candidato deve essere allargato a tanti partiti al momento esclusi".

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