Avviene all’esterno dell’Istituto Comprensivo Giuliana Saladino di Palermo il primo collegio dei docenti del nuovo anno accademico. Riunione alla quale non solo hanno partecipato insegnanti e genitori, ma anche il prefetto della città, Giuseppe Forlani, e, naturalmente, il dirigente scolastico e assessore Giusto Catania.
“Oggi volevamo dare un segnale fortissimo al quartiere perché intendiamo riaprire la scuola in presenza. Ogni minuto di chiusura di questa scuola viene regalato a chi combatte contro la legalità e alle istituzioni, quindi noi non possiamo permetterci di rimanere chiusi”, commenta Catania, il quale si racconta fiducioso, poiché la scuola è già nelle condizioni di partire. Delle risorse economiche infatti sono state investite per rendere l’istituto a norma - nel rispetto delle disposizioni anti-covid19 - e per garantire a tutti gli studenti l’accesso alla scuola e i dispositivi di sicurezza. “Abbiamo riorganizzato la scuola con accessi e tempi diversificati”, illustra il dirigente scolastico, “attendiamo sono i banchi e alcuni docenti”.
L’inizio delle attività didattiche è previsto per il 24 settembre, subito dopo il referendum, con importanti novità: “faremo una didattica sempre di più proiettata contro la paura del diverso, verso l’inclusione e l’intercultura”, continua Catania, “riorganizziamo inoltre la modalità di fare scuola: non più lezioni frontali e didattica all’esterno. È una grande opportunità per la scuola italiana e noi la vogliamo cogliere”, conclude.
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