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Palermo, lavoratori della vigilanza privata in piazza. Uiltucs: "Salari da fame"

Oltre 1000 addetti della vigilanza privata hanno manifestato oggi a Palermo in un corteo che è partito da piazza Croci per dirigersi verso la prefettura. Chiedono che venga rinnovato il contratto nazionale scaduto da 8 anni e che ci sia un adeguamento economico. C’è anche chi guida i portavalori, chi lavora nelle banche e chi ha rischiato anche la vita a causa di rapine subite negli anni.

Eppure molti di loro hanno salari decisamente bassi. La trattativa con le associazioni datoriali da tempo è senza esito, da qui la protesta indetta dai sindacati Cgil, Cisl, Uiltucs uil. Per Marianna Flauto segretario generale della Uiltucs sicilia “bisogna che si arrivi al più presto alla firma del contratto perché questi lavoratori rischiano ogni giorno la vita svolgendo attività delicate pericolose, ad esempio alla guida di portavalori in banche, porti, aeroporti, ospedali, per difendere i cittadini”.

"Una cosa inaccettabile - dichiara Claudio Fabbra, Rsa Uiltucs -il contratto nazionale non viene rinnovato ormai da 8 anni. Non possiamo a livello nazionale avere ancora un contratto con una categoria del terzo settore. Noi garantiamo parte dell'operatività di questo Paese. Siamo uomini armati che rischiano la vita.  Speriamo in un tavolo tecnico - conclude il rappresentante sindacale - per garantire la sopravvivenza e per aumentare questi salari da fame".

Intervistati: Marianna Flauto , segretario generale Uiltucs Uil, e Claudio Fabbra, Rsa Uiltucs

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