"Le istituzioni e le aziende coinvolte devono scongiurare un dramma sociale che Palermo non può permettersi". Cigl, Cisl, Uil e Ugl sono tornate in piazza per la vertenza Ita-Covisian-Almaviva che ha portato nelle ultime settimane ad una serie di licenziate e mancate conferme dei contratti di lavoro.
I sindacati sono ancora in attesa di una convocazione da parte del ministero e denunciano "l’assenza di un confronto tra le parti a pochissimi giorni dal licenziamento collettivo".
Per questo Sls Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Tlc considerano "di vitale importanza" l’apertura di un tavolo ministeriale di crisi per "scongiurare un collasso occupazionale senza precedenti".
Sulla vicenda sono intervenuti oggi anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l'assessore al Lavoro, Giovanna Marano: "Ormai si è inasprita una vertenza che, giorno dopo giorno, è causa di forti tensioni sociali - lo dimostrano gli ultimi disperati gesti - della rabbia che monta tra i lavoratori Almaviva e Covisian a cui va la nostra vicinanza e solidarietà. Bisogna tutelare il livello occupazionale, rispettare gli accordi fissati nel tavolo ministeriale dello scorso ottobre. Lo diciamo con forza: non c'è più tempo da perdere, non si può attendere un giorno in più".
"Le lavoratrici e i lavoratori di Covisian, insieme a quelli di Almaviva, hanno diritto a essere ricevuti e ascoltati. E credo sia fondamentale che il governo faccia di tutto per evitare che una situazione già drammatica divenga esplosiva. Per questo motivo rinnovo la richiesta al governo nazionale e al ministro del Lavoro di convocare imprese e lavoratori al più presto per rassicurare tutti del fatto che questa vertenza è una priorità per il governo", conclude il sindaco.
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