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Palermo, Almaviva perde pure la commessa Tim. La vertenza Ita-Covisian in tribunale

Una delle proteste dei lavoratori Almaviva

Almaviva contact perde un altro pezzo a Palermo. Tim ha comunicato l’assegnazione della commessa Consumer al Gruppo Distribuzione e la contestuale applicazione della clausola sociale per tutto il personale interessato sulla sede di Palermo (380 persone). L’azienda fa sapere di avere immediatamente informato le organizzazioni sindacali e avviato, assieme al fornitore entrante, «le indicate procedure previste dal Ccnl delle Telecomunicazioni e dalla normativa». In conseguenza di ciò, sul sito di Palermo insistono, spiega Almaviva, «oggi minime attività, caratterizzate anche esse da esuberi, e soggette a procedure competitive nei prossimi mesi, nel rispetto delle clausole sociali». Nella consapevolezza della «estrema gravità» della situazione, «oltre ad aver attivato le iniziative legali richiamate», assicura che continuerà a «sostenere tutte le azioni necessarie a riaffermare il rispetto dei principi di legge a tutela dell’interesse generale».

Sull'altro fronte, Almaviva Contact  ha presentato al Tribunale di Roma ricorso contro Covisian, diretto a ottenere il «pieno adempimento contrattuale sottoscritto dalla società nell’ottobre del 2021». Lo fa sapere l’azienda in riferimento alla vicenda Ita/Covisian, che riguarda le 305 persone (ex Alitalia) ancora temporaneamente in carico ad Almaviva Contact e che attendono di essere assunte in Covisian tra aprile, settembre e dicembre 2022. «L'azienda non ha ricevuto alcuna ulteriore notizia in merito, a distanza di oltre un mese dallo svolgimento dello specifico Tavolo presso il ministero del Lavoro», viene spiegato. In questa situazione, le posizioni «senza precedente» assunte da Covisian costituiscono un «pretestuoso tentativo di sottrarsi agli impegni formalmente sottoscritti, di sviare precise responsabilità, per abbandonare al proprio destino 543 persone, con la pretesa di interpretare una legge dello stato e gli obblighi che ne derivano secondo la convenienza del momento».

Almaviva, che si definisce «assieme ai lavoratori, parte lesa», sottolinea che dopo aver subito negli ultimi anni perdite economiche per oltre cento milioni di euro e dovuto far fronte a mancati pagamenti da parte di Alitalia che ancora oggi ammontano ad oltre 17 milioni di euro, ha «pressochè dismesso le proprie attività in un mercato piegato da tariffe non più sostenibili, anche in conseguenza di gare sempre improntate al criterio del massimo ribasso economico». Dismissioni, queste, che «non hanno comportato gravi impatti sociali solo in virtù di una corretta gestione delle clausole sociali da parte delle aziende subentranti, di quella parte di committenza attenta ai risvolti occupazionali e del ruolo attivo delle organizzazioni sindacali».
In questa direzione, Almaviva contact informa che il 24 maggio Tim ha comunicato l’assegnazione della commessa Consumer al Gruppo Distribuzione e la contestuale applicazione della clausola sociale per tutto il personale interessato sulla sede di Palermo (380 persone). L’azienda spiega di avere immediatamente informato le organizzazioni sindacali e avviato, assieme al fornitore entrante, «le indicate procedure previste dal Ccnl delle Telecomunicazioni e dalla normativa». In conseguenza di ciò, sul sito di Palermo insistono, spiega Almaviva, «oggi minime attività, caratterizzate anche esse da esuberi, e soggette a procedure competitive nei prossimi mesi, nel rispetto delle clausole sociali». Nella consapevolezza della «estrema gravità» della situazione, «oltre ad aver attivato le iniziative legali richiamate», assicura che continuerà a «sostenere tutte le azioni necessarie a riaffermare il rispetto dei principi di legge a tutela dell’interesse generale».

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