L'hanno ribattezzata la "nuova casa" per i crocieristi. E, in effetti, il passaggio da vecchia stazione marittima a moderno cruise terminal è evidente. Il brutto anatroccolo si è trasformato in cigno.
E ci sono voluti 40 milioni di intervento, un percorso travagliato, cominciato nel 2018 e portato avanti a testa bassa dal presidente dell'Autorità portuale del mare di Sicilia occidentale (Adsp), Pasqualino Monti. Qualche rinvio tecnico dovuto al reperimento delle materie prime durante la pandemia. Oggi, sul molo Vittorio Veneto, il taglio del nastro del "Palermo Cruise Terminal", realizzato sullo scheletro dell'antica struttura che accoglieva i passeggeri.
La nuova stazione marittima si inserisce in un ampio progetto di ridefinizione del waterfront, nel riavvicinamento tra la città e il porto di Palermo. Un'opera contemporanea, che ridisegna gli spazi e riorganizza le strutture e i servizi (accettazione, attesa, controllo e tecnologia). L'utilizzo di acciaio e vetro rendono la struttura moderna. Tanti gli spazi dedicati al verde. Particolare attenzione è stata riservata al controllo microclimatico ambientale e al risparmio energetico ad alta sostenibilità. All'ultimo piano dell'innovativo terminal passeggeri trova posto un bar (un altro è al piano terra), e un grande ristorante.
Alla cerimonia del taglio del nastro Nello Musumeci, presidente della Regione Siciliana; Leoluca Orlando, sindaco di Palermo; Rodolfo Giampieri, presidente di Assoporti; Francesca Isgrò, presidente West Sicily Gate; Giovanni Onorato, chief executive officer di MSC Crociere; Mario Zanetti, direttore generale di Costa Crociere.
In collegamento, Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, mentre Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione, ha inviato un video messaggio.
video di Marcella Chirchio
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