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Palermo, in piazza gli ex lavoratori Almaviva. Il Pd Miceli: "Intervenga il Governo"

Nuove nubi, nuove preoccupazioni. Per oltre 500 ex lavoratori Almaviva torna l’incubo del licenziamento. A lanciare l'allarme sono i sindacati spiegando che le Rsu hanno ricevuto l’annuncio da parte di Covisian sul mancato raggiungimento dell’intesa con Ita sulla sottoscrizione del contratto per la fornitura del servizio di Contact center.
Covisian, che aveva inglobato i lavoratori Almaviva per curare il call center di Ita, ex Alitalia, al termine dei sei mesi non rinnoverà l’accordo con la compagnia di bandiera. Un grave danno per tanti lavoratori che oggi sono tornati a manifestare davanti alla prefettura di Palermo.
Covisian ha sottolineato che attende di sapere da Ita Airways chi sarà la ditta che subentrerà al call center e dove far transitare i 217 dipendenti palermitani già assorbiti secondo quanto previsto dalla clausola sociale.

"La tutela delle lavoratrici e dei lavoratori Almaviva è irrinunciabile. È necessario che si faccia chiarezza attorno al ritiro di Covisian ed è fondamentale che il ministro del Lavoro Andrea Orlando convochi un tavolo, prima delle festività pasquali, per confermare gli obiettivi concordati lo scorso ottobre", hanno affermato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l'assessore Giovanna Marano al fianco dei lavoratori del call center Almaviva. "Serve un intervento urgente del Governo - hanno aggiunto Orlando e Marano - affinché si trovi la soluzione ad un problema che investe due importanti operatori del settore e soprattutto affinché venga rispettata l'applicazione della clausola sociale garantita dalla legge. Non c'è più tempo da perdere".

Intanto, la vertenza arriva a Roma. "È evidente che Ita e Covisian hanno deciso di tirarsi indietro e non rispettare gli accordi assunti. Ma le ragioni del profitto non possono riguardare gli impegni presi con lavoratori che hanno contribuito alla permanenza dell'unica compagnia di bandiera", ha detto il parlamentare siciliano del Pd Carmelo Miceli nel corso di un intervento alla Camera. "Il Governo - continua Miceli - obblighi immediatamente Covisian a rispettare gli accordi. In caso negativo, imponga ad Ita di trovare subito una società che sostituisca Covisian garantendo ai lavoratori le condizioni frutto del precedente accordo, o di farsi carico immediatamente dell'internalizzazione di tutti i lavoratori salvaguardando la territorialità".

Nel video le interviste a Salvatore Seggio (Fistel CislI e ad Alice Corso (Rsu Cgil).

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