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Riequilibrio di bilancio a Palermo, Orlando: "Colpa della mancata riscossione dei tributi"

Il problema principale è la riscossione dei tributi. La colpa? "Riscossione Sicilia ha registrato una gestione fallimentare". Parola del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ha incontrato i giornalisti a Palazzo delle Aquile sul riequilibrio di bilancio approvato dalla sua giunta.

Orlando considera il suo piano "un ambizioso piano di riorganizzazione complessiva della macchina comunale che serve per costruire il futuro di Palermo. Tra le prime cinque città d'Italia solo Milano ha il bilancio in regola".

Adesso, tramite decreto fiscale, sono stati previsti per i Comuni siciliani 150 milioni, in base ai disavanzi. La quota che spetta al Comune di Palermo è di circa 45 milioni. Per quanto riguarda le città capoluogo le quota di Palazzo delle Aquile è 25, il totale fa 70 milioni che è la somma dei crediti di dubbia esigibilità.

Qualora dovesse essere approvato ci sarà interlocuzione continua con la Corte dei Conti che semestralmente valuterà se procedere col Piano o passare al dissesto: "In base alle proposte del governo potremmo fare anche il normale bilancio e rientrare col Piano, al momento l’abbiamo fatto per prudenza - ha concluso Orlando -. Ci assumiamo la responsabilità di questa proposta. Governo e parlamento hanno detto no al dissesto dei comuni siciliani e delle città metropolitane. Sarebbe un piano storico. E' un messaggio di speranza per il futuro di questa città". All’incontro con la stampa ha partecipato anche l’assessore comunale al Bilancio, Sergio Marino.

Sull'ipotesi del dissesto, Orlando ha spiegato che si fa "quando ci sono dei debiti - ha affermato il primo cittadino palermitano -. Il Piano di riequilibrio serve a migliorare l’efficienza della macchina comunale, riorganizzando la riscossione dei tributi. Mi auguro di lasciare questo importante contributo". All’interno del progetto sono stati inseriti anche altri fondi che dovrebbero arrivare tramite la legge di bilancio 2022 (150 milioni per tutti i comuni italiani), del 2023 (100 milioni per tutti i comuni) e la "salva Comuni", con da quest’ultima col Comune di Palermo dovrebbe incassare 450 milioni in 20 anni: "Parliamo di una manovra da 1 miliardo e 700 milioni in 20 anni, con la manovra annuale che è di circa 85 milioni. Adesso il Piano è rimesso alla valutazione del consiglio comunale. E’ un piano di riequilibrio pensato a 360 gradi, con una riorganizzazione complessiva e tiene conto di un graduale aumento della capacità di riscossione".

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