Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Palermo, stangata in arrivo per salvare il Comune dal dissesto

La Giunta riunita

Leoluca Orlando presenta il piano di riequilibrio che, secondo lui, rappresenta un’occasione di riorganizzazione per il Comune. Il progetto finanziario si basa sugli aiuti da Roma. Risorse che dovrebbero essere incluse per una parte nel collegato fiscale e per l’altra nella legge di Bilancio. Complessivamente l’amministrazione punta a ricevere 500 milioni di 20 anni, qualcosa come 25 milioni all’anno, affiancando all’ingresso dei fondi statali una serie di misure in sede locale che comporta una maggiore riscossione delle tasse, alienazione di beni in partecipazione come la Gesap, la società che gestisce l’aeroporto falcone Borsellino di cui Palazzo delle Aquile detiene il 31 per cento delle quote, aumento dei costi per accedere ai servizi come asili, cimiteri, impianti sportivi, balzo in avanti delle tariffe come quelle del suolo pubblico e immediata entrata in vigore del regolamento antievasione, che comporta pesanti sanzioni ai commercianti non in regola con le tasse. Ma ancora tutto questo è incerto e si sta ragionando di un provvedimento che può perdere la sua ragion d’essere, ad esempio, se il governo dovesse ad esempio cambiare idea sugli aiuti agli enti locali o ridimensionare le provviste finanziarie.

Il piano non è a costo zero per i cittadini. In sostanza, lo Stato per erogare gli aiuti chiede alcune contropartite, una sorta di commissariamento si potrebbe sintetizzare. In primo luogo scatterebbe l’aumento oltra la soglia massima dello 0,08 per mille dell’addizionale comunale a carico dei lavoratori dipendenti. Già nel 2022 l’aliquota quasi raddoppia con a 0,0144, con un gettito potrebbe arrivare a +33 milioni (da 51milioni del 2021 a quasi 85 dell’anno prossimo) secondo una modulazione che dal 2026 fino al 2034 si attesterebbe su 24 milioni per poi scendere a 4 milioni. Essendo il piano di riequilibrio calibrato su un ventennio è stato raschiato il fondo del barile, prevedendo persino un biglietto di 5 euro anche per visitare lo Spasimo e 200 euro di obolo per la celebrazione di matrimoni. Lo scontro è sul livello di contrasto alla morosità. Ieri gli uffici dei Tributi hanno sostanzialmente sconfessato la previsione inserita nel piano di una riscossione che a regime può raggiungere il 75 per cento, sostanzialmente facendo meglio di comuni come quelli del Nord. «Non è la nostra previsione», hanno scritto.

L’assessore al Bilancio, Sergio Marino (con lui in presenza solo l’assessore Toni Sala) difende l’architettura: «La complessità del lavoro svolto dagli uffici, coordinati dal direttore generale – dice - ha portato a definire, seppur tra tante difficoltà, un piano che rappresenta, rispetto ad altre alternative astrattamente possibili, un percorso concreto da intraprendere per una svolta nella programmazione delle risorse disponibili con maggior vantaggio per i cittadini». Ma certo, in prospettiva si mette anche la vendita di Gesap il cui valore attuale è fissato in poco oltre 22 milioni, i dispendenti saranno mille in meno rispetto a oggi e già gli uffici soffrono. Anche le circoscrizioni+ saranno ridimensionate passeranno da 8 a 4, con un risparmio netto complessivo di circa mezzo milioni per gettoni di presenza dei consiglieri.

Caricamento commenti

Commenta la notizia