Quale sarà il futuro dei 570 dipendenti di Almaviva della sede di Palermo e dei 51 di Rende, in Calabria, i quali rischiano il licenziamento?
Da Ita, che dal 15 ottobre volerà al posto della vecchia Alitalia, e da Covisian, il call center che si è aggiudicato la commessa per gestire il customer care al posto di Almaviva, non arrivano ancora chiarimenti sul futuro dei lavoratori. Nei prossimi giorni si attendono risposte dalle due aziende sull’attivazione della clausola sociale che consentirebbe al personale di mantenere la propria occupazione nel caso in cui un’impresa decida di cambiare il proprio partner commerciale.
Intanto, però è stato proclamato lo sciopero generale per giovedì 9 settembre e i sindacati stanno organizzando una serie di iniziative: lunedì partiranno gli incontri con il personale nella sede di Almaviva e il Comune sta preparando un’assemblea cittadina per discutere della situazione.
In attesa di un incontro a Roma con il Ministro delle Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, e con quello del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, Eliana Puma, Rsu Fistel Cisl Almaviva, ha denunciato che «la presunta discontinuità tra Ita e Alitalia è solo di facciata: in realtà si tratta della medesima compagnia e pure il sito internet è identico. I biglietti hanno lo stesso codice di volo AZ e la stessa numerazione 055: in alcuni casi la prenotazione è costruita all’andata con Alitalia e al ritorno con Ita. Per fare un esempio il 14 ottobre vola ancora Alitalia con il Palermo-Roma, Az 1794, delle 19.10 mentre il 16 Ita presenta un altro Az 1794, sempre un Palermo Roma, ma delle 19.05. Insomma sarebbero i cinque minuti di scarto la differenza con il passato?».
Nel video di Virginia Cataldi la rabbia dei sindacalisti Rsu (Alice Corso, Eliana Puma e Massimiliano Fiduccia) .
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