Sit-in degli operai Blutec, stamane, davanti alla prefettura di Palermo. I lavoratori, diverse decine, protestano per il mancato rispetto degli impegni aziendali per il rilancio del sito di Termini Imerese e lo sblocco della cassa integrazione.
Un quadro di incertezza amplificato dall’inchiesta per una presunta malversazione ai danni dello Stato della procura di Termini, poi trasferita a Torino dopo il pronunciamento del riesame che ha rimesso in libertà i vertici di Blutec. La società è ancora sotto sequestro.
"La mancata erogazione degli ammortizzatori sociali sta creando grande sofferenza per tutti i dipendenti Blutec e dell’indotto", afferma Roberto Matrosimone segretario Fiom Cgil Sicilia.
"In attesa che il tribunale di Torino si esprima, chiediamo a Di Maio di iniziare un confronto serio con Fca per capire quali sono le sue reale intenzioni su Termini Imerese - prosegue - Vogliamo sapere quale sarà il futuro dello stabilimento. Se il prestito non verrà restituito dai vertici Blutec, Invitalia può entrare nel capitale sociale. E se Fca si tira fuori - conclude - Invitalia potrà farsi carico della progetto in attesa di trovare un nuovo partner che possa impegnare i mille lavoratori che attendono da sette anni una svolta per il sito palermitano".
Intervista ad Antonio nobile, Fim Cisl
Video di Marco Gullà
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