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Il punto sulle partecipate a Palermo, Cisl: servizi carenti e pochi mezzi

PALERMO. Pochi mezzi, infrastrutture da ammodernare, servizi carenti, incertezze sul futuro. E’ il  quadro sui servizi della città di Palermo, ricostruito dalla Cisl e dalle sue federazioni, nel corso dell’incontro sul tema “Partecipate: servizi, sviluppo, lavoro. Una spinta per l'economia di Palermo” organizzato dal sindacato alla presenza dei rappresentanti del comune e dei consiglieri comunali. Circa seimila i dipendenti delle partecipate.

“Siamo dell’idea – spiega Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani, intervistata nel video – che per un rilancio vero della città, bisogna partire dal futuro delle partecipate, una città senza servizi adeguati non può puntare ad attrarre investimenti e imprenditori, flussi turistici, ma non solo. Bisogna rispondere alle esigenze dei cittadini stanchi di disservizi che rendono la vita di tutti i giorni, molto più complessa”.

“Per ogni partecipata sono tanti i nodi da risolvere, - continua De Luca -  ognuna con le sue specificità, la riorganizzazione futura anche in una unica società, non può prescindere dalla soluzione dei problemi delle singole aziende, che sono tanti , spesso economici, e che ne mettono a rischio la sopravvivenza. La tutela di tutti i lavoratori, è il nodo fondamentale, bisogna partire da quella per innescare una gestione industriale delle singole realtà che coniughi sviluppo, lavoro e servizi finalmente adeguati”. “L’intento di tutti deve essere migliorare il sistema partecipate, per questo è fondamentale il richiamo ad una responsabilità politica a tutti i livelli. Siamo consapevoli delle difficoltà finanziarie dei comuni, ma serve un surplus di responsabilità nel dialogo fra le istituzioni che, abbandonando scontri politici elettorali, mirino solo al bene delle città per affrontare questi temi centrali”.  Fra le preoccupazioni anche il nuovo sistema contabile che prevedendo i bilanci consolidati, unendo i conti dell’ente pubblico e delle sue partecipate, “aumenta il rischio di default dei comuni” fa notare la Cisl.

Le immagini sono di Marcella Chirchio

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