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Palermo, alla memoria di Giuseppe Quatriglio l’onorificenza di Benemerito dell’Ateneo

Un uomo febbrile, dinamico, avventuriero, dal sorriso ingenuo e furbesco allo stesso tempo. Sempre mosso da una curiosità che lo spingeva fino alla mania, al fervore. Era così Giuseppe Quatriglio: firma storica del Giornale di Sicilia, scrittore, saggista e amico di uomini di cultura del Novecento. Fu lui a scoprire i disegni e i graffiti dei detenuti dell'inquisizione allo Steri.

Proprio per “l'attività da lui svolta nel corso dei decenni in favore della valorizzazione del patrimonio culturale siciliano e in favore dello Steri”, nel pomeriggio di oggi (24 ottobre), nella sala magna del complesso monumentale di piazza Marina, il rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri ha conferito alla sua memoria l’onorificenza di Benemerito dell’Ateneo. “Quatriglio rappresenta una delle figure più emblematiche degli ultimi anni – spiega il rettore – era un nostro studente e laureato. Riscoprire i graffiti ha significato riscoprire un mondo di testimonianze, analisi del tempo, che rappresenta per la cultura in generale, ma soprattutto per gli studiosi, un patrimonio inestimabile”.

Un bellissimo gesto di riconoscenza nei confronti di un uomo nella cui vita è stato centrale il valore della ricerca e della memoria. Esemplare la lunga battaglia condotta insieme all’amico Sciascia per salvaguardare i disegni dello Steri. “Mio padre era un accanito ricercatore – racconta la figlia Costanza Quatriglio, oggi regista e sceneggiatrice – aveva una smania di studiare, lavorare. A lui importava moltissimo la storia delle persone”.

A tracciarne la sua, di storia, in una sala magna piena di amici, Salvatore Ferlita, che negli anni in cui Quatriglio si apprestava ad andare in pensione era un giovane giornalista in erba: “Il giornalismo culturale era lui - spiega Ferlita - da ogni parola che diceva traspariva acume e cultura. Aveva una curiosità universale, un modo di stupirsi proprio dei bambini che conserverà fino ai suoi 94 anni”.

Iniziava così una lunga intervista allo scrittore e cronista, ormai anziano: “Non ho fatto altro che il giornalista”.

nel video le interviste a: Massimo Midiri, rettore dell'università degli studi di Palermo; Salvatore Ferlita, professore associato di Letteratura italiana contemporanea presso l'Università degli studi di Enna Kore; Costanza Quatriglio, regista e sceneggiatrice, figlia di Giuseppe

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