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Mostre a Palermo, "Il Branco" di Velasco si trasferisce nella facoltà di Giurisprudenza

Passato, presente e futuro. Prosegue il viaggio urbano del Branco di Velasco Vitali. Dopo l'Aula Bunker, la Questura di Palermo e Palazzo Reale, i 53 cani dell'artista bellanese, approdano nella sede storica del Dipartimento di Giurisprudenza, casa del diritto e dei garanti della legge del domani.

"Qui hanno studiato Falcone e Borsellino - spiega Patrizia Monterosso, direttrice della Fondazione Federico II - e centinaia di ragazzi studiano per garantire nel loro futuro di professionisti, di avvocati, magistrati i diritti di tutti e di ciascuno. È una tappa importante, la penultima. È significativo che da questo luogo, il 23 maggio, parta l'ultima tappa".

Un percorso - quello del "Branco" - che incrocia le storie di luoghi e spazi in cui la comunità palermitana ha sconfitto la mafia. Da branco randagio, via via, i cani diventano attenti custodi della memoria. Così, nell'atrio dell'edificio, a sinistra della scalinata, un cane azzurro fa da guardia alla stele commemorativa dedicata ai magistrati e agli agenti uccisi dalla mafia.

"Vorrei che questo branco - afferma il direttore del dipartimento, Armando Plaia - prima randagio poi custode della legalità trasmettesse agli studenti il coraggio della scelta e dell'impegno". L'istallazione sarà visitabile gratuitamente dal 25 marzo al 22 maggio dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18.30, previa esibizione di super green pass, presso l’Atrio "Falcone Borsellino” del Dipartimento di via Maqueda.

Nel video le interviste a: Patrizia Monterosso, direttrice della Fondazione Federico II; Armando Plaia, direttore del dipartimento di Giurisprudenza; Velasco Vitali, l'artista; Maria Cristina Cavallaro, professoressa di Diritto amministrativo della facoltà; Mario Varvaro, professore di Diritto Romano; Riccardo Ursi professore Diritto amministrativo.

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