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Palermo, la prima del film col Mago Atanus: "Racconto la realtà, non la fantasia"

Questo non è un film normale” con queste parole Achille Sidoti, storicamente conosciuto come il mago Atanus, ha accolto la platea palermitana del Rouge et Noir, alla prima di “Divinazioni” dell'agrigentino Leandro Picarella. “Non è la storia della mia vita – ha specificato - ma una realtà da non confondere alla fantasia”.

Prodotto da Qoomoon e Rai Cinema in co-produzione con Les Films d’Ici Méditerranée. Finalista ai Nastri d’Argento Doc 2021, dopo essere stato selezionato in prestigiosi festival nazionali e internazionali tra cui Festival dei Popoli 2020, Idfa Documentary Film Festival Amsterdam 2020 e Trieste Film Festival 2021, risultando vincitore del Premio Tënk Europe, il film arriva nelle sale italiane co-distribuito dalla casa di distribuzione indipendente Reading Bloom e da PostModernissimo di Perugia.

“Il film racconta un sentimento – spiega il regista, Leandro Picarella – legato al tema della magia, ma soprattutto a ciò che spinge le persone ancora oggi a rivolgersi a cartomanti o a figure come quelle che rappresenta Achille Sidoti”. L'uscita dal carcere di Rebibbia a Roma, lo studio televisivo, l'aerosol, le chiamate e gli appuntamenti di lavoro. Momenti di vita ordinaria si alternano a immagini d'epoca di riti e processioni. Nel corso del film un'intrecciarsi di presente e passato, in una dimensione che sembra sempre più vicina all'astratto. Ricercato l'uso del suono.

Due i co-protagonisti, attori nel ruolo di se stessi: Achille, il celebre e televisivo mago Atanus di ritorno, dopo un lungo periodo di detenzione, alla società; e Moka, un collaboratore del mago, deputato alla costruzione di talismani in rame, con una sua spiritualità molto distante dalla cartomanzia, legata alla musica e alla natura. “Il film racconta due derive – continua il regista agrigentino - rispetto alla ricerca del sacro oggi nel contesto cittadino: da una parte Achille e l'umanità che si rivolge a lui, dall'altra parte il personaggio di Moka che organizza feste clandestine nei boschi. Anche questo rappresenta uno spaccato di quella che è una ricerca di sacralità, necessaria per l'essere umano”. Ad accompagnare lo spettatore, il monologo di Empedocle, recitato fuori campo da Mimmo Cuticchio. “Di qui tutte le cose che furono e saranno e le cose che sono perché quanto esiste da prima esisterà sempre”.

Ma come nasce la scelta di Achille nel ruolo di cartomante? A spiegarlo è Leandro Picarella: “Ho scelto Achille, dopo una lunga ricerca, perché secondo me oggi ha in sé la postura del reduce, quella figura che ritorna in un mondo e cerca di riadattarsi con le ferite e le cicatrici del passato”.

“I primi tempi ero molto restio” ammette Sidoti. Poi, chiarite le intenzioni del regista, il mago Atanus accetta di prendere parte al progetto cinematografico. “Quando compresi che non era un film sulla mia vita ma un approfondimento su realtà e fantasia mi sono lanciato; rimanendo sempre l'uomo umile di prima”.

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