Prima il corteo con cittadini e amici della vittima con indosso una maglietta rossa per denunciare l’ennesimo femminicidio, poi la chiesa gremita per l'ultimo saluto. Villabate oggi piange Giovanna Bonsignore, la donna di 44 anni uccisa con un bisturi dall’ex compagno Salvatore Patinella, che poi si è tolto la vita.
Le volontarie dell’associazione Archè, dove Giovanna svolgeva l’attività di assistenza ai bisognosi del paese, hanno accompagnato la bara fino alla chiesa di San Giuseppe, scelta per i funerali. Una maglietta rossa è stata adagiata anche sul feretro.
Un clima di dolore avvolge tutta Villabate. Oggi è lutto cittadino, proclamato dal sindaco Gaetano Di Chiara, ma anche le associazioni dei commercianti hanno invitato ad abbassare le saracinesche e sospendere l’attività al pubblico in segno di cordoglio.
"Siamo qui per condividere un grande dolore, che riguarda la famiglia di Giovanna, ma appartiene anche a tutta la città - ha detto durante l'omelia il sacerdote della chiesa di San Giuseppe, Alessandro Spera -. Quello che è successo è uno squarcio nel cuore di tutti gli uomini. Non può esserci alcun motivo o alcuna giustificazione che possa spingere a togliere la vita a qualcuno".
Dall'autopsia, eseguita all’istituto di medicina legale del Policlinico, è emerso che Giovanna Bonsignore ha lottato prima di morire ed è stata colpita da una decina di fendenti con un bisturi. Dopo l'omicidio, il suo ex compagno Salvatore Patinella, 41 anni, si è tolto la vita con una sola coltellata alla gola.
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