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Palermo, albero distrugge tomba ai Rotoli: «Chissà se c'è ancora la bara di mio padre»

Nel giorno della commemorazione dei defunti c'è chi si reca al cimitero dei Rotoli a Palermo chiedendosi se all'interno della tomba c'è ancora la bara del padre. È il caso di un palermitano, Giuseppe Giallanza, che a Gds.it racconta di come sia stata devastato il loculo dove risiede il familiare.

"Nel 2017 abbiamo scritto al Comune facendo presente che un albero aveva divelto la tomba - dichiara Giuseppe Giallanza - e abbiamo presentato istanza affinchè il cipresso fosse abbattuto. Ma nulla è stato fatto e con il temporale del 30 marzo scorso, l'albero è finito sulla tomba, distruggendola e adesso non sappiamo se la bara è finita in profondità, se qualcuno l'ha trafugata o se è stata tolta. Nessuno ci ha da spiegazione".

"Stiamo lavorando per rimettere in condizioni dignitose il campo santo. La vicenda idi oggi è la conseguenza dell'abbandono che non è più tollerabile, anche da parte della struttura amministrativa", ha dichiarato l'assessore Orlando.

"Dopo oltre due anni, si torna a seppellire al cimitero dei Rotoli di Palermo e negli ultimi due mesi le sepolture effettuate sono state 90 - tiene a sottolineare il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla -, mentre le salme in deposito sono 1.166". Nelle ultime settimane - rendono noto dal Comune - si sta procedendo con i lavori lungo i viali del cimitero di Vergine Maria per la sistemazione di loculi ipogei e al ripristino dei campi di inumazione da tempo abbandonati, funzionale al recupero di nuovi posti per le sepolture. Inoltre, sono già arrivati e saranno posizionati, a breve, lungo alcuni viali del camposanto, oltre 300 loculi che, una volta montati e installati, permetteranno di proseguire con lo smaltimento delle bare nei depositi.

"Il percorso sarà lungo e complesso  - sottolinea il primo cittadino - perchè la situazione presa in mano da questa amministrazione era drammatica. Quella del cimitero è certamente la più grave ferita della città, ma stiamo lavorando incessantemente per dare degna sepoltura ai morti che attendono da troppo tempo e offrire le dovute risposte ai familiari, mortificati da una lunga e ingiusta attesa".

Video di Marcella Chirchio

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