«Apprendiamo della significativa operazione dei carabinieri del nucleo investigativo di Palermo e della compagnia di Misilmeri che con il coordinamento dei magistrati della Procura hanno tratto in arresto sei soggetti accusati di far parte della famiglia mafiosa locale. Anche in questa occasione abbiamo supportato e accompagnato chi ha trovato la forza e il coraggio di opporsi al racket delle estorsioni». Lo rendo noto l’associazione antiracket Addiopizzo.
«Gli arresti di stamane e le denunce nel corso delle indagini delle vittime accompagnate da Addiopizzo - prosegue - rappresentano un modus operandi collaudato, che dimostra come esistono le condizioni per denunciare in sicurezza e affrancarsi dal fenomeno estorsivo anche nel territorio della provincia di Palermo. Si è trattato di un percorso di ascolto e sostegno che la nostra associazione ha svolto a fianco di chi ha denunciato e in sinergia con gli uomini dell’Arma dei carabinieri e i magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Grazie anche alle denunce, in poco tempo carabinieri e magistrati hanno ricostruito gli episodi estorsivi perpetrati da chi è accusato di far parte della famiglia mafiosa di Misilmeri».
Per Addiopizzo «questa indagine dimostra, ove ce ne fosse bisogno, che il contributo degli operatori economici è fondamentale affinché lo straordinario lavoro di organi investigativi e autorità giudiziaria possa conseguire ulteriori risultati. Lo abbiamo affermato diverse volte, ma è bene ribadirlo con forza: è questo il momento propizio per distruggere il muro di omertà. Solo con una decisa e sentita azione popolare riusciremo a sconfiggere il fenomeno delle estorsioni. Noi continueremo a esserci, per strada, con la passione civile che abbiamo dimostrato, con l’impegno quotidiano, con il coraggio e il senso di responsabilità verso il futuro».
Nel video le immagini diffusa dai carabinieri
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