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Palermo, da piazza San Domenico a via D'Amelio: la marcia di Agesci per ricordare Paolo Borsellino

Una marcia per ricordare Paolo Borsellino, il giudice ucciso il 19 luglio del 1992 insieme a cinque uomini della sua scorta (Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Li Muli), è stata organizzata oggi (18 luglio) dall’Agesci, associazione guide e scouts cattolici italiani, e dai familiari di Rita Borsellino, sorella di Paolo, con un percorso da piazza San Domenico, fino alla via D'Amelio, alla vigilia della strage di cui ricorre il trentesimo anniversario.

"Dopo la strage di Capaci - spiega l'Agesci - , Paolo Borsellino ha voluto consegnare proprio a noi scout l'impegno di educare i più giovani all'amore per la libertà negata dalla mafia. Per questo motivo è necessario prendere ancora lo zaino e percorrere quelle strade che hanno visto il valore più bello dei siciliani onesti".

"Noi familiari di Rita Borsellino - dicono - rinnoviamo il nostro impegno comune riconsegnando il testimone che Paolo Borsellino il 20 giugno del 1992 diede agli scout dell'Agesci per i poveri, in spirito, gli afflitti, per i miti, per quelli che hanno fame e sete di giustizia, per i misericordiosi, per i puri di cuore, per gli operatori di pace, per i perseguitati a causa della giustizia, per non dimenticare".

Sono stati due i cortei oggi a Palermo nel nome di Paolo Borsellino. Oltre a quello dell’Agesci, c'è stato un secondo corteo, quello delle Agende Rosse, partito da piazza Magione, passando per i Quattro Canti, il Teatro Massimo fino a Villa Filippina. Tanti gli striscioni, come «Chi è Stato?» o contro la guerra; alcuni contro il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. «Sindaco prima di commemorare le vittime di mafia, si distacchi dagli uomini condannati per fatti di mafia». E poi slogan come «Fuori la Mafia dallo Stato».

Oltre a Palermo ci sono altre iniziative in Sicilia in ricordo di Paolo Borsellino. A Marsala, domani e mercoledì (19 e 20 luglio) si terranno due momenti dedicati al giudice che fu a capo della Procura marsalese dall’autunno 1986 ai primi del 1992. Si tratta di due giorni di iniziative organizzate dall’associazione «Red Head Sicily» in collaborazione con le associazioni «Ciuri» e «Giva» e il patrocinio del Comune, nell’ambito della rassegna «Carmine Art».

Nel 30° anniversario delle stragi di Capaci e di via d’Amelio il Teatro Massimo di Palermo presenta domani (martedì 19 luglio) al Teatro di Verdura, Falcone e Borsellino. L’eredità dei giusti, l’atteso epilogo della stagione di opere, concerti e spettacoli, dedicata quest’anno a commemorare il trentennale delle stragi mafiose che sconvolsero la comunità cittadina e il Paese. Il compositore Marco Tutino è autore della musica originale, Emanuela Giordano firma la regia e la drammaturgia. Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Massimo dirige il Maestro Alessandro Cadario tra i più carismatici giovani direttori italiani. Maestro del Coro è Ciro Visco.

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