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Malattie neurodegenerative, contratto non rinnovato alla direttrice: protesta al Cervello di Palermo

Si sono radunati questa mattina davanti agli uffici della sede legale dell'ospedale Cervello di Palermo, in viale Strasburgo. Sono una trentina, tra pazienti e familiari, affetti da malattie respiratorie rare e neurodegenerative. Chiedono il rinnovo del contratto per la direttrice del “Centro di riferimento per la prevenzione e il trattamento delle complicazioni respiratorie delle malattie neuro muscolari genetiche rare”, Grazia Crescimanno, in scadenza il prossimo 30 giugno.

“Siamo qui – spiega Dalila Chirchirillo – perché il contratto rischia di non essere rinnovato. La dottoressa lavora in questo reparto da trent’anni e conosce i propri pazienti. È unica per la sua professionalità, la sua esperienza, la sua dedizione e la sua umanità. Ha salvato la vita a mio papà più volte”.

Il padre di Dalila, Vincenzo, è affetto da sla, non può muoversi ma è pienamente cosciente. Tenuto artificialmente in vita, comunica solo attraverso le palpebre. “I pazienti seguiti dalla dottoressa - spiega la ragazza - sono pazienti fragili che vivono una condizione difficile. Ma nonostante tutte le difficoltà hanno una grande voglia di vivere”.

Dopo aver saputo della scadenza del contratto della direttrice, i familiari si sono immediatamente mobilitati: “In questi giorni ci siamo sentiti persi – spiega Girolama Gelsomina, moglie da un altro paziente affetto da sla – come dentro una galleria dove viene spento l'ultimo piccolo raggio di luce. Ho mandato una pec sia all'assessore alla Salute che ai dirigenti ma non ho ricevuto nessuna risposta”.

A confermare la scadenza del contratto è la stessa Crescimanno che commenta: “Dispiace dover lasciare, avrei voluto addestrare i giovani medici”. Intanto dalla direzione sanitaria di Villa Sofia-Cervello arriva la proposta di prolungamento dell'incarico al medico per sei mesi e l'apertura di un bando per assumere una figura a tempo indeterminato. “In linea con i nuovi atti aziendali e la nuova pianta organica - sottolinea la direzione – il centro sarà gestito dal nostro personale, altamente formato e qualificato, che assicurerà i migliori standard di cura ai pazienti, che non hanno quindi ragioni di nutrire alcuna preoccupazione circa la continuità delle cure e la loro qualità”.

“Non era quello che ci auguravamo – conclude Girolama Gelsomina – speravamo che ad essere stabilizzata, dopo tutti questi anni di servizio, fosse la Crescimanno”.

nel video le interviste a: Girolama Gelsomina, Anna Morgavi e Vincenza Lo Coco

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