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Lapidi tra le erbacce al cimitero dei Rotoli, la famiglia: «Vergogna». Il Comune si scusa

Nonno Ciccio sepolto dalle erbacce. È la denuncia di una famiglia che, andando a trovare il nonno, sepolto al cimitero dei Rotoli di Palermo, si è ritrovata a cercarlo nell'erba alta quasi due metri, tra lapidi divelte e croci di ferro buttate a terra.

«Non lo trovavamo – racconta la nuora, Loredana C. - abbiamo dovuto cercarlo in mezzo alla boscaglia. La cosa peggiore è stata calpestare gli altri defunti, molti dei quali con le lapidi divelte, le croci di ferro buttate per terra».

Non andavano a trovare il loro caro, che riposa in una tomba situata nella parte alta del cimitero, limitrofa al forno crematoio, da un paio di mesi. La condizione dei loculi non è mai stata delle migliori, ma in passato non si era ancora arrivato a tanto: «Prima era un po' meglio – spiega Loredana – le erbacce non erano così alte».

Tra la fitta vegetazione, prestando attenzione, si intravedono i vicini di sepoltura. Per terra anche qualche croce in metallo accompagnata da un numero identificativo. «Mio marito se ne stava conficcando una in un piede, per fortuna non si è fatto tanto male – conclude la nuora -. È una cosa vergognosa». Dalla lapide di nonno Ciccio hanno rubato anche due portavasi, a sostenere i fiori è rimasta solo mezza bottiglia di plastica.

«Porgo le mie scuse alla famiglia e a tutte le famiglie che hanno i loro cari nel campo di inumazione – ha dichiarato l'assessore comunale ai Servizi cimiteriali, Toni Sala –. Ritengo inaccettabili le condizioni in cui versa questa parte del cimitero. Purtroppo la zona è rimasta interdetta a causa di un mancato collaudo della barriera para-caduta massi e non è previsto l'intervento della Reset. Non appena avverrà il collaudo, al più presto possibile, si provvederà al diserbo».

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