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Il Comune di Palermo: "Quei pini vanno rimossi". Ma scoppia la protesta in via Monte San Calogero

A cinque anni dall'ultimo intervento di livellatura delle radici e di ripristino dell'asfalto, avvenuto nel 2016, le condizioni di via Monte San Calogero a Palermo sono nuovamente le stesse: dossi, avvallamenti, fratture e rigonfiamenti. A causarli, le radici dei circa cinquanta pini, piantati lungo il viale.

In seguito alle diverse denunce e segnalazioni, l'amministrazione comunale ha iniziato a muoversi con l'intento di trovare una soluzione. Dell'aprile scorso, l'ipotesi di chiusura al transito; poi, dopo diversi sopralluoghi nell'area, la comunicazione in una nota: “Risulta inevitabile l'estirpazione delle alberature presenti”. I pini verranno rimossi. Non tutti, solo quelli “problematici”. A prendere il loro posto, si legge nella nota, “specie più adeguate al sito di impianto".

Ma gli abitanti del quartiere non ci stanno. “Sono anni che il Comune e la circoscrizione cercano di trovare delle scuse per abbattere questi pini – afferma Walter Arancio, che insieme ad altri residenti ha costituito l'associazione “Salviamo gli alberi di Via Monte San Calogero” – abbattere i pini è la via più semplice per risolvere la problematica di gestione ordinaria del manto stradale e dei marciapiedi”.

Al verde di via Monte San Calogero i residenti sono affezionati. “Questi alberi li abbiamo visti crescere insieme a noi – spiega Stefania Pipia - io ero bambina quando sono arrivata qua e questi alberi erano già imponenti nel 1975. Sarebbe un peccato privare questa strada del suo verde, ne rimarrebbe solo l'asfalto”.

La proposta dei residenti è la creazione di un arredamento urbano: “Vogliamo tutelare l'alberatura e con questa anche la possibilità di camminare in modo sereno sui marciapiedi – continua Pipia – i due non sono interessi contrapposti, ma convergenti”.

Il comitato “Salviamo gli alberi di Via Monte San Calogero” ha più volte sollecitato l'amministrazione comunale con l'intenzione di trovare una soluzione alternativa all'abbattimento.“Il Comune ci ha detto che questi alberi sono pericolosi – continua Pipia – c'è un fantomatico parere, ma non sappiamo nemmeno di chi. Io ho fatto una richiesta di accesso agli atti ma senza ricevere riscontro. Non sappiamo nemmeno chi ha il potere di determinare l'abbattimento di questi alberi o l'estirpazione”.

Secondo l'articolo 31 del regolamento del verde comune "l'abbattimento degli alberi viene effettuato solo quando assolutamente necessario, cioè nel caso in cui si manifestino evidenti rischi per l'incolumità pubblica" e, secondo il comitato, via Monte San Calogero non rientrerebbe nel caso. “I pini per regolamento non possono essere abbattuti – afferma Arancio - chiediamo venga ridisegnata questa parte di strada tenendo in considerazione le problematiche inerenti ai pini stessi allargando lo spazio per le radici ed eventualmente creando un piccolo parco urbano in questa zona”.

Di diverso parere è invece il presidente della VI circoscrizione, Michele Maraventano: “Via Monte San Calogero è una strada disastrata, la notte camminare è pericolosissimo. Qualche mese fa una bambina è caduta e le hanno dato quaranta punti sul mento. Tantissima gente non vede i dossi con il motorino o la bicicletta, cade e poi chiede il risarcimento danni. Il Comune sta pagando debiti fuori bilancio per risarcire tutti quanti e menomale che ancora non ci è scappato il morto”.

“Io sono per il verde – continua Maraventano – ma ci sono dei tipi di alberature che non vanno bene negli insediamenti urbani, questi tipi di pino con radici radicali e non fittonanti creano grossi problemi”. L'idea è procedere allo spostamento dei pini più problematici: “Dove c'è da lasciare il verde che non produce danno lo si lascia, i pini che producono danni si tolgono – spiega il presidente di circoscrizione - non si estirpano ma si piantano in un altro posto”. Al posto dei pini, in via Monte San Calogero andrebbero piantati invece altri arbusti a radici fittonanti.

Ad intervenire sulla vicenda con una nota anche il Wwf: “Se c'è qualche ramo ritenuto pericoloso va rimosso, se le radici provocano una alterazione del manto stradale pedonale o viario va ripristinato il manto stradale, per il resto ricordiamo all'amministrazione che ha firmato il patto per le Green City. Come già fatto per i pini di Via Ugo La Malfa e per qualsiasi altra alberatura cittadina, l'unico intervento sulle alberature stradali, che noi come Wwf tolleriamo, è la manutenzione ordinaria, la quale già, per come è operata suscita dubbi e perplessità, ma non di certo l'abbattimento o capitozzatura”. Il dibattito resta acceso.

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