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Giardino della Memoria, agli arcivescovi di Palermo e Monreale l'olio ricavato dagli ulivi

Cerimonia dal grande senso simbolico al “Giardino della Memoria” di Palermo lo spazio adiacente al tratto autostradale interessato nel ‘92 dalla strage di Capaci. Il questore Leopoldo Laricchia e Concetta Martinez Montinaro hanno consegnato agli arcivescovi delle Diocesi di Palermo e Monreale, del vescovo di Cefalù e dell’eparca di Piana degli Albanesi, l’olio ricavato dalla molitura delle olive generate da alberi piantati nel Giardino della Memoria.

Sedici poliziotti della questura hanno poi preso in consegna i colli contenenti le bottiglie dell’olio di Capaci destinate alle altre diocesi della Regione ed in un corteo di otto auto della Polizia di Stato, hanno lasciato il Giardino della Memoria di Capaci diretti nelle altre Questure della Sicilia. L’olio, che in seguito sarà consegnato ai Questori dell’isola, che a loro volta lo distribuiranno ai Vescovi delle altre Diocesi siciliane, verrà consacrato nella Santa Messa Crismale del Giovedì Santo per essere utilizzato come olio santo dalla Chiesa siciliana nel corso dell’anno liturgico.

L’olio di Capaci rappresenta una metafora di continuità tra i morti per mano mafiosa e i giovani ed è stato prodotto grazie alla collaborazione della Coldiretti e dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Palermo.

Nel video di Marcella Chirchio le interviste a Leopoldo Laricchia, questore di Palermo, Tina Montinaro, Giuseppe Marciante, vescovo di Cefalù, Giuseppe Costanza sopravvissuto alla strage di Capaci, Giuseppa Catalano, sorella di Agostino e Leoluca Orlando.

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