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Negozi di occhiali nel mirino dei ladri, allarme furti a Palermo: "Valgono quasi come i gioielli"

Dopo i due furti, avvenuti nel giro di cinque giorni, in due negozi di occhiali del centro di Palermo (l'ottica di via Torino e quella di via Maqueda) la paura tra gli imprenditori si fa sentire. A fare il punto della situazione è il presidente di Federottica Confcommercio, Nino Matranga: “Mentre per ora mi sembrano furti occasionali, ho una paura - confessa - : il ritorno agli anni Novanta. Non vorrei si tornasse ai furti settoriali. Anni fa, eravamo quasi arrivati alla media di un furto al giorno”.

Nonostante l'amicizia che lo lega ad entrambi i proprietari dei negozi derubati, (“gente onesta", commenta Matranga), della notizia ha appreso solo dopo aver letto il giornale.
“Gli stessi colleghi non parlano – afferma il presidente di Federottica Confcommercio - non capisco perché. Hanno paura?”. Dopo due querele e diverse battaglie burocratiche rimaste in sospeso, non nasconde lo sconforto e aggiunge: "La paura è di non essere tutelati”.

Ma perché tra i negozi colpiti, un particolare interesse proprio per questo settore? “C'è una motivazione a parer mio – commenta Nino Matranga - dopo i gioielli, anche gli occhiali sono molto cari. Con poco volume si ottengono grossi introiti economici, dipende da che occhiali vengono rubati possono anche valere migliaia di euro”.

Rubati e rivenduti, gli occhiali rientrano tra gli affari della malavita. “Sicuramente c'è un mercato, - afferma il presidente di Federottica Confcommercio - ci sono dei colleghi disonesti che comprano”. Individuarli non sarebbe difficile. “Si possono individuare - conclude - ma da solo non posso fare niente, il Don Chisciotte non voglio farlo”.

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