Si chiama “Un albero per il futuro” il progetto che darà vita al bosco diffuso della legalità in tutta Italia - e perché no, magari anche in Europa - a partire dalle talee ricavate dall’albero di Giovanni Falcone, simbolo dell’antimafia.
Le piantine sono state prelevate oggi in via Notarbartolo a Palermo e, una volta invasate e attecchite, saranno distribuite agli istituti scolastici che ne hanno fatto richiesta, o che lo faranno in futuro.
“È un momento particolare in cui le restrizioni anti Covid non consentono la partecipazione copiosa delle scolaresche alle celebrazioni del 23 maggio - esordisce il tenente colonnello Angelo Pitocco, comandante dei carabinieri del gruppo di Palermo - con questa iniziativa, allora, saranno gli alberi a raggiungere gli studenti italiani, che custodiranno l’importante simbolo, avendo anche un segno tangibile di ciò che è accaduto in passato qui a Palermo: la memoria è un esercizio collettivo che serve a evitare il ripetersi degli errori”.
È inoltre in fase di sviluppo un ulteriore aspetto dell’iniziativa: una piattaforma online da cui poter monitorare, grazie all’uso di chip, la posizione e lo stato di salute delle piantine di Falcone, il tutto pensato e promosso dai Carabinieri per la biodiversità e dal Ministero per la Transizione Ecologica.
Nel frattempo sono già più di un centinaio le scuole che hanno aderito a “Un albero per il futuro”, e c’è ancora tempo per chi non lo avesse fatto: basta mandare una mail a [email protected] per richiedere la piantina da mettere a dimora.
“Piantine figlie dell’albero di Falcone - ricorda il colonnello Raffaele Manicone, comandante del raggruppamento Carabinieri Biodiversità - con lo stesso corredo genetico, e lo stesso valore simbolico”.
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