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Femminicidio a Caccamo, intitolata una villa a Roberta Siragusa

La villa di via del Carmine, a Caccamo, da stamattina porta il nome della giovane Roberta Siragusa, uccisa due mesi fa, nella notte tra il 23 e il 24 gennaio, nella cittadina del Palermitano. L'amministrazione comunale di Caccamo, guidata dal sindaco Nicasio Di Cola, insieme con le scuole, ha organizza un momento di ricordo per la ragazza con una cerimonia formale di intitolazione della villa comunale in memoria di Roberta alla presenza della sua famiglia.

All'iniziativa ha partecipato la classe 3C dell'istituto 'C.Barbera' di Caccamo, con la dirigente scolastica Giusi Conti e la professoressa Enza Passafiume, docente di arte e immagine. Gli alunni, accompagnati anche dalla professoressa Giusi Muscarella, hanno realizzato un murales nel parco giochi comunale che raffigura dei fiori nel ricordo di Roberta. Ed è stato inserito pure un simbolo che fa già parte di un progetto intrapreso a scuola, sempre sul tragico evento che ha coinvolto Roberta, ma che contiene un messaggio di speranza, positività e coraggio, attraverso l'immagine della farfalla, che evoca la ri-nascita raggiunta in seguito ad un processo di dissoluzione e liberazione.

Per l'omicidio di Roberta Siragusa, fin dalle prime fasi, è stato indiziato il suo fidanzato, Pietro Morreale, in carcere con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere. Nell'udienza di ieri a Termini Imerese l'indagato non ha parlato.

Gli intervistati: il sindaco di Caccamo, Nicasio Di Cola e il sacerdote, padre Domenico Bartolone

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