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Boris Giuliano, il capo della polizia Gabrielli: "Ricordo doveroso, è stato un grande poliziotto"

"È un ricordo doveroso, Boris Giuliano è stato un grande poliziotto, colpito alle spalle perché chi lo voleva uccidere aveva anche timore di una sua reazione. Essere qui a Palermo era un impegno personale che avevo preso con la signora Giuliano".

Lo ha detto il capo della polizia, Franco Gabrielli, per la commemorazione del poliziotto assassinato dalla mafia il 21 luglio del 1979.

"Non è solo il ricordo di un poliziotto ucciso, ma anche di un poliziotto che aveva capito perfettamente quale doveva essere la strada per attaccare l'organizzazione criminale - ha aggiunto Gabrielli - Noi ovviamente ricordiamo sempre i grandi processi e le grandi sentenze. Ma a me piace ricordare anche chi ha lavorato in un contesto di grande tensione perché nel 1979 non so quanti palermitani, e non solo, parlassero di mafia e di criminalità organizzata. Questi sono stati veri e propri precursori che hanno pagato con la vita, è doveroso ricordarli e riferire a noi, venuti dopo, questi esempi di sacrificio, dedizione e acume investigativo. Ricordare Boris Giuliano non è solo ricordare un collega che è stato ucciso ma è anche un collega che aveva capito prima e meglio di altri chi aveva di fronte e quali erano gli strumenti per sconfiggerli".

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