La sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo ha disposto un ulteriore sequestro di quote per un valore di due milioni di euro che fanno capo a Vincenzo Gammicchia, 72 anni, titolare di diversi punti di vendita e assistenza di pneumatici in città. Il provvedimento fa seguito a quello dello scorso novembre quando i finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo sequestrarono beni per altri 17 milioni di euro all’imprenditore.
A novembre i sigilli erano scattati a cinque rivendite di Gammicchia, al alcune quote societarie del consorzio, a 44 conti correnti, 10 polizze vite, due cassette di sicurezza, 11 auto e 25 immobili, fra cui due ville (una, in zona San Lorenzo, con piscina; l’altra a Isola delle Femmine). Tutte le imprese oggetto del sequestro dello scorso novembre e del provvedimento odierno, che proseguono regolarmente la loro attività, sono affidate a un amministratore giudiziario.
Le indagini della sezione Misure di prevenzione del Gico, coordinate dai procuratori aggiunti Marzia Sabella e Sergio Demontis, sono partite dalle dichiarazioni di Vito Galatolo, rampollo del boss dell’Acquasanta, e di un altro pentito, Angelo Fontana, il quale rivelato che nell’officina di Gammicchia, in via Ruggero Marturano, si tenevano anche summit di Cosa nostra.
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