"Siamo preoccupati, non è il tipo che fa queste cose, che fugge. I bambini mi chiedono dov'è la mamma, perchè ci ha lasciati. Non so più cosa pensare. So solo che io continuerò a cercarla, perchè ci volevamo bene nonostante tutto". E' ancora un giallo la scomparsa di Claudia Stabile, la donna di Campofiorito di cui non si hanno notizie dallo scorso 8 ottobre. Piero Bono, ai microfoni di gds.it, lancia alla moglie l'ennesimo appello.
"Scomparsa giorno 8 e non ho avuto più notizie da allora, mi aveva detto che andava a fare a Corleone la spesa - dice l'uomo -. Abbiamo tre bambini che cercano la mamma, hanno bisogno della mamma. Non so cosa pensare. Non c’erano problemi tra noi, c’era una tranquillità totale. Sono preoccupato e vorrei lanciare un appello, che torni tra di noi e che le vogliamo bene, almeno si faccia sentire per il bene di tutti noi. Stiamo malissimo. E’ una donna riservata, rispettosa, una mamma che si prende cura dei suoi figli, perché non si è fatta sentire? Ci siamo rincollati in passato, sono discorsi di anni fa. Posso fare solo supposizioni. I bambini ripetono "Mamma dov’è, perché ci ha lasciati, quando torna?". Io continuerò a cercarla, perchè ci vogliamo bene".
Un rapporto che sembra saldo, anche se in passato c'era stato molti problemi. La donna infatti è imputata in un processo che si sta celebrando al Tribunale di Termini Imerese e a denunciarla era stato proprio il marito, perché nel 2016 aveva abbandonato il tetto coniugale portando con sé uno dei figli in Germania. La donna tornata in Italia non appena arrivata all'aeroporto Falcone Borsellino era stata bloccata dagli agenti di polizia.
Il gip del tribunale di Termini Imerese l'8 luglio aveva disposto nei confronti della donna l'obbligo di dimora e il divieto di espatrio. Dopo qualche giorno il gip ha disposto dopo l'istanza presentata dal difensore della donna l'avvocato Antonio Di Lorenzo, la misura dell'obbligo di firma tutti i giorni e il divieto di espatrio. Misura che restò in vigore fino a fine anno. In questi giorni si è tenuta in tribunale la seconda udienza.
La terza è fissata per il 3 marzo del 2020. Sulla sparizione della donna sono al lavoro i poliziotti del commissariato di Corleone, con il coordinamento dei magistrati della procura di Termini Imerese guidata da Ambrogio Cartosio. L'ipotesi privilegiata è quella dell'allontanamento volontario ma non è affatto chiaro dove la donna, madre di tre figli, sia finita.
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