In Sicilia il 50 per cento dei comuni è senza piani di emergenza, obbligatori per legge perché necessari ad affrontare eventuali calamità naturali e disastri in modo tempestivo. È quanto è emerso nella riunione in Prefettura, a Palermo, nell'ambito della "Settimana nazionale di Protezione civile" alla presenza del prefetto Antonella De Miro e del capo del dipartimento regionale di Protezione civile Calogero Foti. Per il prefetto "i sindaci sono i primi responsabili del sistema locale di protezione civile, la loro formazione è fondamentale per la conoscenza del territorio che consente di prevenire e pianificare gli interventi in caso di prima emergenza e per fare scelte di governance".
Intanto arriva il via libera a "Gecos", la sala operativa virtuale creata dalla Protezione civile regionale, finanziata con fondi europei, per la gestione unica delle emergenze in Sicilia e che collega tutte le componenti e le strutture operative regionali. La piattaforma, già definita, ha appena ottenuto l'ok dalla giunta Musumeci. "Serve per potere conoscere l'evoluzione di un evento, le necessità, individuare le risorse che devono intervenire ma soprattutto in prevenzione per poter implementare secondo un codice comune la piattaforma di Protezione civile", ha spiegato Foti.
"L'importante è fare in modo che chiunque possa sostituirsi all'altro secondo una logica di continuità", ha aggiunto Foti. La Protezione civile regionale sta lavorando inoltre per duplicare la sala operativa di Palermo. Entro un anno nascerà a San Giovanni La Punta, il polo di riferimento per la Sicilia orientale. "I lavori sono già stati consegnati e rispetteremo i tempi", ha proseguito Foti.
Ottanta studenti medi di sette scuole hanno partecipato all'iniziativa organizzata nella Prefettura di Palermo. I ragazzi sono stati accolti dal prefetto Antonella De Miro e dal capo del Dipartimento regionale di Protezione civile, Calogero Foti. I ragazzi hanno incontrato i volontari della Protezione civile, hanno partecipato a una simulazione di emergenza, hanno assistito alle tecniche di primo soccorso e hanno visionato un video dei vigili del fuoco. Inoltre, hanno avuto modo di apprendere il funzionamento della tenda di decontaminazione, piazzata nel giardino della Prefettura, l'unica disponibile nel Sud Italia. Dopodomani gli ottanta alunni saranno protagonisti della simulazione di evacuazione, nell'ambito del progetto "Io non rischio scuola", nell'Istituto comprensivo statale "Luigi Capuana", in via Alessio Narbone.
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