Il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie, Emanuela Setti Carraro, e l’agente Domenico Russo sono stati ricordati stamattina a Palermo, nel 37esimo anniversario della strage di via Isidoro Carini. Nel luogo dell’agguato sono state deposte delle corone di fiori nel corso di una cerimonia alla quale hanno partecipato tra gli altri anche i figli Rita, Nando e Simona Dalla Chiesa.
"Sono passati 37 anni ma il dolore non passa mai. Sicuramente in questi anni è stato fatto moltissimo ma secondo me va fatto tutto giorno per giorno. Vanno bene le navi della legalità, le commemorazioni, vanno benissimo i ragazzi che arrivano da tutta Italia ma la cosa va vissuta nella quotidianità, ogni giorno ci dovrebbero essere delle cerimonie mentali nelle famiglie e nelle scuole". Così Rita Dalla Chiesa ai cronisti al termine della cerimonia in ricordo del padre Carlo Alberto, assassinato dalla mafia 37 anni fa a Palermo assieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente Domenico Russo.
Sulla decisione di vendere la sua casa di Mondello, località balneare di Palermo, Rita Dalla Chiesa si è limitata a dire: "Le polemiche? Le ha create chi ha la coda di paglia".
Nelle interviste i figli Rita e Nando Dalla Chiesa, il prefetto di Palermo Antonella De Miro e il coordinatore della Lega in Sicilia Stefano Candiani.
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