L’incidente sulle Madonie alla speleologa di 42 anni, originaria di Brolo, rimasta ferita e salvata dopo 12 ore, è avvenuto ieri sera mentre stava compiendo un’escursione con altri 8 compagni. Improvvisamente la donna era scivolata procurandosi la sospetta frattura di una gamba. Due componenti del gruppo sono rimasti con lei mentre gli altri sono usciti per dare l’allarme al Cnsas, corpo specializzato nel soccorso in ambiente impervio. Un’operazione non facile visto che in zona non c'è campo per i cellulari.
Alle 20 sul posto erano arrivati 15 tecnici del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico della stazione Palermo-Madonie,
con due medici. Subito dopo erano arrivati i rinforzi da Catania con altro personale specializzato. I tecnici e i medici della X delegazione speleologica del Soccorso alpino e speleologico siciliano hanno lavorato per circa 12 ore affrontando strettoie, pozzi e ambienti morfologicamente angusti, con una temperatura interna inferiore ai 10 gradi, con umidità oltre l’80% e uno stillicidio perenne dovuto alle piogge dei giorni scorsi.
L’intervento si è concluso alla 8 di stamattina con l’uscita dell’infortunata accompagnata dai tecnici specializzati in soccorso speleologico. La donna sta bene ed è stata subito stabilizzata sul posto e poi, con un elicottero del IV reparto volo della Polizia di proveniente da Boccadifalco, nell’ospedale civico di Palermo.
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