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A Palermo raccolta rifiuti a rilento dopo i guasti a Bellolampo

PALERMO. L'emergenza diventa allarme a Palermo, dopo il guasto del secondo impianto di Bellolampo, che aveva sostituito quello principale.

Con i due macchinari in tilt l'immondizia in discarica non può essere lavorata e viene posta temporaneamente nell'area di stoccaggio. La raccolta procede molto a rilento in città e a macchia di leopardo. In certe zone, soprattutto nelle periferie e nelle borgate marinare di Mondello e Sferracavallo, dove ci siamo recati questa mattina, la situazione è critica, con montagne di rifiuti accatastate per strada e sui marciapiedi.

Si sta lavorando affinché l'impianto più piccolo possa essere rimesso in funzione entro la giornata odierna, ma anche con esso la raccolta procederebbe ad oltranza perché il mezzo ha la capacità di lavorare soltanto 600 tonnellate al giorno, appena due terzi del totale giornaliero.

Per quanto riguarda la riparazione del macchinario principale, è già stato ordinato il pezzo guasto ma non arriverà prima di una settimana.

Al vaglio due soluzioni alternative: avvalersi di altre discariche per l'abbancamento eccedente o utilizzare l'impianto di trattamento della ditta "EcoAmbiente", installato a Bellolampo per conto della Regione e che accoglie rifiuti provenienti da una quarantina di Comuni delle province di Palermo e Trapani. Dovrebbe essere la soluzione più vantaggiosa e più semplice e infatti il dipartimento regionale Acqua e rifiuti ha già pronta l’ordinanza con cui darebbe il via libera.

La Rap, l’azienda che raccoglie i rifiuti a Palermo, informa di essersi attivata con tutta la struttura per contenere i disagi causati dal danneggiamento subito dall’impianto Tmb di Bellolampo a causa dello scorretto conferimento di materiali inerti, ingombranti e ferrosi nei cassonetti.

«È noto - dice la Rap - che l’impianto è preposto al pretrattamento dei rifiuti prima di mandarli in discarica. Si sta lavorando a pieni ritmi per il recupero di quegli itinerari di cassonetti che hanno sofferto della criticità ed è stato prontamente riparato anche il piccolo tritovagliatore mobile autorizzato che aveva subito, anch’esso a causa dello scorretto conferimento dei rifiuti da parte dei cittadini, un danneggiamento. L’impianto mobile è già da ieri pienamente operativo ma lo stesso tratta non più di 600 tonnellate giornaliere di rifiuti, contro circa 850/ 900 quotidiani. Quindi inevitabilmente con un surplus di un 30% giornaliero che determina situazioni di difficoltà soprattutto nelle zone della città per le quali la raccolta è antimeridiana. Disagi quasi nulli si registrano invece nell’area del porta a porta».

Ieri sera, l’azienda è stata autorizzata dalla Regione al trasferimento di 300 t/g ad altro impianto per le attività di pretrattamento meccanico che sono in atto inibite al Tmb. Tali rifiuti, una volta trattati, saranno avviati al conferimento in discarica presso la VI vasca di Bellolampo.

La Rap chiede «con forza ai cittadini di non conferire rifiuti ingombranti, pericolosi, speciali o inerti nei contenitori. Esiste un servizio a domicilio per chiedere il ritiro gratuito dei propri ingombranti e si ricorda che sono presenti in tutte le circoscrizioni degli scarrabili mobili dove potere conferire il mobilio da disfarsi o rifiuti Raee».

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