PALERMO. «Lo diciamo da un bel po': sulla strage di via D’Amelio manca la volontà di far venire fuori la verità, perché la verità c'è. Qualcuno la sa, molti lo sanno e se non viene fuori è perché forse non c'è una richiesta sufficientemente forte».
Lo ha detto Rita Borsellino, sorella di Paolo il magistrato assassinato il 19 luglio '92, a margine di un’iniziativa a Palermo presso la biblioteca di Casa Professa, nel 25esimo anniversario della strage di via D’Amelio riferendosi alle dichiarazioni rilasciate dal pm Nino Di Matteo.
Per Borsellino la richiesta di verità dovrebbe «provenire dalla società. La società - ha detto - deve pretenderla: 25 anni sono una vita, da tanto ci prendono raccontandoci coriandoli di verità. Non è possibile che le istituzioni per 25 anni continuino a fare finta di cercarla. Ora basta, abbiamo avuto troppa pazienza e forse - ha concluso - troppa tolleranza. Voglio la verità, non è possibile che non si trovi, ci dicano perché non deve venire fuori».
Immagini di Marco Gullà
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