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Appalti aeroporto, Ruperti: inchiesta dopo una denuncia, progettista non firmò atti non suoi e fu licenziato

PALERMO. ''L'inchiesta sugli appalti pilotati nell'aeroporto palermitano Falcone e Borsellino è iniziata quando un progettista della Gesap ha presentato una denuncia alla Polaria. Volevano che firmasse un progetto realizzato da altri. Il tecnico si è rifiutato ed è stato licenziato con un espediente. Adesso è stato riassunto". Lo ha detto il capo della squadra mobile di Palermo Rodolfo Ruperti nel corso della conferenza stampa per l'operazione ''The terminal''.

"Il danno per la Gesap è stato di undici milioni di euro", ha detto Ruperti, "Erano due gli artifizi messi in campo: gli incarichi di progettazione venivano parcellizzati in modo da abbassare il tetto previsto dalla legge per gli appalti e fare gli affidamenti in via diretta, senza le necessarie gare pubbliche - ha aggiunto -. Ad esempio la progettazione della hall arrivi di Punta Raisi venne spacchettata in 117 progetti, poi affidati in via diretta. Solo 8 progetti sono stati completati".

"La Gesap aveva le risorse interne per fare i progetti - afferma Silvia Como dirigente della sezione anticorruzione della squadra mobile - invece gli incarichi venivano dissimulati con l'assegnazione di consulenze". "Nell'ultima gestione di Gesap - ha detto il capo della Mobile - c'è stata collaborazione alle indagini".

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