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Mafia nigeriana a Palermo, 17 fermi. Agueci: "Ha cariche e ruoli come uno stato" - Video

PALERMO. "Black Axe è una struttura protettiva. Una'organizzazione criminale, con ruoli, cariche direttive, un capo. E il suo vice che - in seno all'organizzazione - assume la carica di ministro della Difesa".

Lo afferma il procuratore Leonardo Agueci illustrando l'operazione che ha smantellato un'organizzazione che avrebbe gestito in modo diretto o indiretto attività economiche illecite: dalla riscossione di crediti allo sfruttamento della prostituzione e al traffico di stupefacenti.

"Grazie a questa operazione che è stata anticipata di qualche giorno perché si temeva la fuga di alcuni componenti centrali dell'organizzazione - aggiunge Agueci - è stato evitato anche il pericolo di possibili contrasti e guerre intestine".

L'inchiesta è stata condotta dalla squadra mobile e ha impiegato 150 uomini che hanno fermato diversi componenti proprio a Ballarò e in altre città italiane.

"Tra i fermati c'è il capo Festus Pedro Erhonmosele, nigeriano di 26 anni, fermato a Padova, definito Head, - dice il capo della squadra mobile di Palermo Rodolfo Ruperti - ritenuto vertice supremo del sodalizio in costante contatto con il vertice nigeriano e con i membri più autorevoli delle altre articolazioni nazionali, europee e mondiali. La quarta carica a livello nazionale - detto il "ministro della difesa" - è Osahon Kennet Aghaku, nigeriano, di 22 anni. Il suo compito prevedeva la gestione delle punizioni dei disobbedienti, la protezione dei membri".

Le indagini della squadra mobile hanno accertato come l'organizzazione al suo interno riproducesse "compiti, funzioni e persino organigrammi tipici - sostengono gli investigatori - tipici di uno stato, tanto che per indicare le figure verticistiche faceva riferimento al tipico formulario tipico di cariche istituzionali (come il consiglio dei saggi e il ministro della difesa".

 

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