PALERMO. All'Albergheria l'esempio parte dai più piccoli. «Se dovessi vedere un signore non togliere gli escrementi del proprio cane dal marciapiede o se vedessi qualcuno abbandonare per strada i rifiuti, lo rimprovererei».
Semplice, chiaro, una delle prime regole del vivere civile, cioè rispettare la città in cui si è nati e cresciuti. Miriam Alia, all'età di nove anni lo ha imparato.
Molti adulti, che invece vivono e lavorano nel suo stesso quartiere, che si trova nel cuore del centro storico, non lo hanno ancora capito. E così i bambini della scuola elementare «Gaetano Nuccio» sono scesi in strada e hanno attaccato sulle pareti esterne dell'istituto dei cartelloni contro il degrado che da troppi anni caratterizza il rione. Un segnale forte che hanno voluto in primis i piccoli studenti e poi le insegnati Serena Palmizio e Luisa Cutino, la vice preside Alda L'Episcopo e il consigliere della prima circoscrizione, Salvo Imperiale.
Al mercato dell’Albergheria sembra essere calato nuovamente il sipario: «Tutte le mattine i bambini sono costretti a fare lo slalom tra le feci dei cani. Ma non solo. Il mercatino abusivo che si svolge all’Albergheria, la domenica si espande. E così i venditori appendono le loro merci sul muretto della scuola. Ciò che non riescono a vendere lo lasciano per strada o addirittura lo tirano all’interno dell’istituto. Per colpa dei rifiuti che occupano via Andò non possiamo fare la prova di evacuazione», si sfoga la maestra della scuola Nuccio, Serena Palmizio.
I bambini dell’istituto di via Mongitore vogliono cambiare il volto dell’Albergheria. Hanno capito che il quartiere gli appartiene e lo vogliono proteggere dall’incuria. «È un’iniziativa – racconta il consigliere della prima circoscrizione, Salvo Imperiale - che mira a sensibilizzare le persone del quartiere e non. La cosa che colpisce maggiormente è che tutto è partito dai piccoli cittadini. Sono i bambini a educare gli adulti».
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