PALERMO. "Una società impossibile: cerchi di contribuire nel tuo piccolo ed ecco che il bene viene sempre ostacolato. Continuo ad abbandonarmi alla preghiera del digiuno". Così Biagio Conte risponde alla richiesta del tribunale fallimentare di pagare il conto da 417 mila euro per i locali dell'ex Fonderia Basile: con un nuovo sciopero della fame.
"Non si può pretendere di riavere indietro le spese per questo luogo - dice fratel Biagio -, somme impressionanti, proprio mentre sto cercando di racimolare quanto serve per riavere questo posto". Una lettera di diffida e messa in mora per l'occupazione dei locali, che arriva proprio nel giorno in cui la Missione speranza e carità aveva raggiunto i 164 mila euro necessari per riacquistare i locali, prima messi all'asta e acquistati da un privato.
"Mi rivolgo al buon cuore della gente e alle istituzioni. Insieme possiamo trovare una soluzione. Rispetto la burocrazia, ma quest'ultima non può ostacolare aiuto. Chi leva al povero leva la vita e la speranza. C'è un male che rischia di distruggere il bene ed è quello dell'indifferenza, dell'orgoglio e dell'egoismo. Insieme possiamo risollevare questa società".
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