PALERMO. «Evidentemente con il mio lavoro in un quartiere difficilissimo come la Guadagna rompo diversi equilibri. Ci sono 80 donne che nel mio centro fanno decine di attività. Nel pomeriggio accogliamo 200 bambini. Adesso stiamo creando un condominio solidale». Così suor Anna Alonzo, la missionaria che sabato sera è stata picchiata e minacciata con un coltello sotto la sua abitazione a Palermo, commenta il raid intimidatorio di cui è stata vittima.
«Ma del lavoro svolto qui alla Guadagna alla città non importa - aggiunge la religiosa - Qui hanno rubato tutto quello che potevano rubare, anche il cibo del banco alimentare. Hanno vandalizzato porte e finestre, rubato il rame». «L'unico aiuto che ho avuto - puntualizza la missionaria - è stato dai detenuti del carcere Pagliarelli che hanno raccolto 3200 euro che mi sono serviti per sistemare una parte del centro che era pericolante. Sono loro che mi hanno detto che grazie al mio lavoro forse i loro figli possono avere un futuro diverso». Sull'aggressione a suor Anna Alonzo sono in corso indagini dei carabinieri.
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