PALERMO. La polizia sta eseguendo 16 misure cautelari di obbligo di firma nei confronti di altrettanti componenti dell’associazione “Spazio Anomalia” perché ritenuti responsabili di gravi disordini e devastazioni ai danni di esercizi commerciali a Palermo avvenute nel corso di manifestazioni.
I provvedimenti sono emessi nei confronti dei palermitani Giuseppe Vitale 35 anni, Luigi Spera, 32 anni, Giorgio Martinico, 28 anni, Alessio Marziano, 31 anni, Gaetano Mazzola, 27 anni, Salvatore Pirrone, 28 anni, Gabriele Lo Dico, 29 anni, Emiliano Spera, 30 anni, Chadli Aloui, 26 anni, Emanuele Cardella, 27 anni, Gaetano La Barbera, 28 anni, Elisabetta Di Patti, 32 anni, Carlo Mancuso, 24 anni, Valerio Lupo, 36 anni, Melina Tomasi, 32 anni, di Ragusa, Simona Maria Adele, di Marsala, 30 anni.
Ecco alcuni degli episodi per i queli sono stati denunciati:
Le 17 misure cautelari con obbligo di firma nei confronti dei componenti del Centro sociale «Spazio Anomalia» di Palermo sono stati emesse dal gip Vittorio Anania, su richiesta del Procuratore Aggiunto della Repubblica di Palermo, Leonardo Agueci e dei Sostituti Procuratori, Geri Ferrara e Emanuele Ravaglioli. Le indagini si sono basate su un'intensa attività di intercettazioni e avrebbero permesso di identificare i responsabili di una serie interminabile di gravi disordini e scontri con le forze dell'ordine avvenuti a Palermo già a partire dal 2010.
Agli esponenti del centro sociale viene contestato il reato di associazione a delinquere perchè - sotto la sigla del gruppo organizzato «Spazio Anomalia/Ex Karcere» - avrebbero commesso una serie di delitti contro l'ordine pubblico, l'incolumità pubblica, il patrimonio e la persona - tra i quali quelli di occupazione abusiva di edifici pubblici, danneggiamento aggravato, deturpamento e imbrattamento di beni immobili, oltraggio a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio, violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale e di lesioni personali.
Le azioni di protesta contestate a vario titolo sono quella dell'occupazione della sede della Pubblikompass del primo ottobre 2010. Alcuni dei componenti sono entrati nella concessionaria pubblicitaria del Giornale di Sicilia, per esporre uno striscione contro la visita del Papa Benedetto XVI. Ancora la protesta non autorizzata contro la riforma universitaria del 17 Novembre 2010 davanti al Rettorato dell'Università degli Studi di Palermo in piazza Marina. Un'altra protesta contro la riforma del 14 dicembre del 2010 con l'occupazione dell'aeroporto. Una manifestazione davanti la presidenza della Regione del 22 dicembre del 2010. In quell'occasione i manifestanti - armati con sassi, bastoni e scudi - avevano cercato di sfondare il cordone delle forze dell'ordine ed entrare nella sede della Regione.
Il 20 marzo 2011, inoltre, Gaetano La Barbera, Gabriele Lo Dico, Emiliano e Luigi Spera avrebbero aggredito cinque giovani di Casa Pound a colpi di bastoni. L'elenco delle manifestazioni violente non autorizzate è lungo. Il 23 marzo 2011 si verificarono altri scontri alla Mondadori Multicenter nel corso della la presentazione, del libro «Nessun dolore. Una storia di Casa Pound». Il 4 agosto 2011 nuova occupazione del Rettorato con l'esposizione di uno striscione con la scritta «La Galla sceriffo fuori la polizia dall'università studentato occupato Anomalia». Il 17 novembre 2011 alcuni componenti dell'associazione organizzarono il «Blocchiamo Tutto Day» e infine il 16 novembre del 2012 ancora nuovi scontri davanti alla presidenza della Regione Siciliana.
"Un gravissimo precedente nella storia cittadina delle lotte sociali a Palermo - si legge in una nota dei centri sociali Anomalia ed Ex Karcere - . Infatti tutti i protagonisti destinatari di questi provvedimenti sono da 10 anni in prima fila nelle lotte sociali per il diritto allo studio, alla casa, al lavoro , per i diritti civili e contro la guerra".
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