Ha voluto parlare soprattutto davanti a una platea fatta di studenti. A loro si è rivolta riflettendo sul fatto che sono le nuove generazioni a doversi caricare il futuro dell'Europa e del mondo sulle spalle. Anche se bisogna metterli nelle condizioni di poterlo fare, rendendo loro un accesso più facile alla formazione e alla mobilità.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha affrontato la sua tappa palermitana, invitata dall'università a presenziare all'inaugurazione dell'anno accademico, con accanto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Mercoledì sera, davanti alla stele di Capaci nel tratto di autostrada fatto saltare in aria nel '92 da Cosa nostra, la von der Leyen ha voluto rendere omaggio alla memoria del giudice Giovanni Falcone e alle altre vittime della strage. Con il capo dello Stato in forma privata, prima di rientrare a Bruxelles, ha affrontato i dossier più caldi sul tavolo: Ucraina, migrazioni, transizione ecologica, gas e fonti di approvvigionamento energetico, con una comunanza di visioni totale.
Von der Leyen anche in occasione dell'inaugurazione del nuovo anno universitario ha avuto un pensiero per l'Ucraina in guerra:l'Europa «resterà al suo fianco per tutto il tempo necessario» ha promesso
La presidente della Commissione Ue ha affrontato il tema dell'approvvigionamento energetico dopo che il continente europeo è riuscito ad affrancarsi dal ricatto della Russia «sostituendo il gas russo con forniture affidabili, abbiamo investito fortemente nelle energie rinnovabili». Ha scandito che è «idea di Europa solidale che mi porta in Sicilia». Solidarietà e cooperazione che, per la presidente della Commissione Ue, sono necessari per affrontare il tema dell’immigrazione: «Dobbiamo cooperare a livello europeo. L’Europa deve estendere la propria solidarietà a tutti gli Stati membri e alle comunità locali. Ognuno di noi deve fare la propria parte e dobbiamo sostenerci a vicenda. Ora che abbiamo un piano, lo dobbiamo attuare insieme. Una soluzione europea è possibile».
La von der Leyen ha incitato gli studenti a non sentirsi marginali: «Sono qui per dirvi che la Sicilia è al centro dell’Europa. La Sicilia è al centro del progetto europeo.
Più che mai». Perché, citando Goethe quando diceva che «è in
Sicilia che si trova la chiave di tutto». Secondo lei la Sicilia giocherà un ruolo fondamentale in ambito europeo sulla transizione verso l’energia pulita: «A poche miglia dalle vostre coste
c'è quello che potrebbe diventare un altro gigante dell’energia
pulita: l’Africa». E fa riferimento al piano d'investimenti che ha finanziato, ad esempio, un nuovo elettrodotto sottomarino fra Sicilia e Tunisia, portato avanti da Terna e dalla tunisina Steg: un collegamento sottomarino di oltre 200 chilometri di lunghezza che raggiungerà una profondità massima di 800 metri. Dall’approdo di Castelvetrano, il cavo interrato percorrerà strade esistenti per 18 chilometri fino ad arrivare a Partanna dove sarà costruita la nuova stazione di conversione.
In sintonia col ragionamento che ha svolto Massimo Midiri, rettore dell'Università, quando ha parlato di un tessuto produttivo che non può essere slegato dall'offerta formativa. Ed è proprio su questa direttrice che si sta lavorando per aumentare lo standing dell'ateneo, le cui facoltà spesso sono relegate in fondo alle classifiche nazionali.
Von der Leyen delinea un percorso che costeggia quello che può essere un punto di svolta per la Sicilia, in termini di promozione dello sviluppo anche per l'effetto dei potentissimi finanziamenti del Pnrr. «L'Italia è il principale beneficiario di questo enorme programma di investimenti, che secondo la Banca d'Italia creerà 375.000 nuovi posti di lavoro nel vostro paese. Almeno il 40% del piano dell'Italia è destinato al Meridione. Grazie a questi investimenti e riforme, la Sicilia può diventare un paese per giovani». E incitando i giovani - dopo aver ricordato
le parole di Piersanti Mattarella, fratello del Capo dello Stato secondo cui nessun progresso può essere solo manovrato dall'alto - Ursula von der Leyen ha strappato un altro sorriso a tutti: «Voi, i giovani siciliani, siete l’energia nascosta di quest’isola e la sua bellezza più profonda. Siete voi a renderla "Sicilia bedda”».
Caricamento commenti
Commenta la notizia