Filippo Parrino è stato confermato stamattina presidente di LegaCoop Sicilia. Palermitano classe ’57, Parrino è al suo secondo mandato consecutivo ed è stato votato dal 200 delegati della cooperazione siciliana, intervenuti al al XVI congresso regionale di Legacoop Sicilia concluso dal presidente nazionale Mauro Lusetti.
«È emerso un confronto serio con le forze politiche presenti al dibattito sulla questione dell’autonomia differenziata – ha spiegato Parrino –. Abbiamo apprezzato l’annuncio del governo regionale di un impegno di 200 milioni di euro per sostenere i Comuni nei progetti per il Pnrr. La cooperazione siciliana è riuscita a superare i due anni della pandemia, e registra un notevole aumento nel campo delle imprese agroalimentari, ma adesso dobbiamo guardare avanti».
Parrino possiede una consolidata esperienza nell’ambito della formazione e della progettazione in ambito regionale, nazionale e comunitario, ha gestito strutture ricettive come Città del Mare Resort Village e diverse cooperative come Videazione, Autonomia, Servizi Coop, Safos. È componente del Consiglio d’amministrazione di Coopfond.
Un confronto importante e molto partecipato, quello emerso dal congresso regionale di Legacoop Sicilia, utile anche per comprendere lo «stato dell’arte» in Sicilia. A inizio 2022 sono risultate 1268 imprese cooperative nell’isola e 40.990 soci, con una maggiore concentrazione delle cooperative a Palermo (262), poi a Messina (207), Agrigento (185) e Catania (175). Rispetto alle aree, la Sicilia occidentale conta 563 cooperative, il Sud dell’Isola 276 e la Sicilia orientale, 429. La maggiore concentrazione è nel settore della produzione e servizi (513 cooperative), sociale (295), abitazioni (190), agricoltura (159), CulturMedia (68), trasporti (21) e pesca (20). È partendo da questi numeri che la cooperazione siciliana guarda agli interventi futuri, al Pnrr (che ha due obiettivi fondamentali, riparare ai danni della pandemia e contribuire ad affrontare le debolezze strutturali dell’economia italiana). In Sicilia sono diminuite le cooperative in campo edilizio (e le misure limitative annunciate dal governo in termini di ecobonus rischiano di portare molte cooperative al default) e dei trasporti; sono invece in crescita nel comparto agroalimentare, ma soprattutto nell'impresa culturale e turistica sostenibile.
Al congresso al San Paolo Palace a Palermo, sono intervenuti l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo e il sindaco della Città metropolitana Roberto Lagalla. Il talk, moderato dalla giornalista Elvira Terranova, ha alimentato il dibattito, affrontando questioni legate al Mezzogiorno, tra criticità e opportunità, con focus sugli ecobonus e sull’autonomia differenziata. «Così come sono state concepite dal governo, le limitazioni all'ecobonus non sono accettabili – ha spiegato il presidente nazionale Mauro Lusetti -, perché molte imprese rischiano il default, e gli utenti si vedranno sospendere i lavori. Ci incontreremo domani con il sottosegretario alla Presidenza, Alfredo Mantovano per cercare di risolvere la situazione».
Interventi di Pierluigi Stefanini, presidente della Fondazione Unipolis; Luca Bianchi, direttore generale Svimez, di Vittorio Cogliati Dezza, componente del Coordinamento del Forum Disuguaglianze e diversità; del prorettore Fabio Mazzola, di Alfio Mannino, segretario generale CGIL Sicilia.
Un confronto acceso sull’autonomia differenziata si è innescato tra deputati Carolina Varchi e Giuseppe Provenzano. Un contributo è giunto da Simone Gamberini, direttore generale Coopfond e candidato unico alla presidenza nazionale di Legacoop.
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