Sono trascorsi 40 anni da quando nel giugno del 1983, a Palermo vennero vilmente trucidati il capitano dei carabinieri Mario D'aleo, insieme all'appuntato Giuseppe Bommarito e al carabiniere Pietro Morici.
Ed è in questo contesto che si inserisce la mostra didattica dal titolo " I volti della legalità".
Un racconto per immagini, quello condotto dagli studenti e docenti del liceo, in continuità con un progetto già avviato dal prof G. Clesceri ed implementato nell'anno in corso.
Immagini che raccontano la storia di uomini che si sono resi protagonisti del contrasto alla mafia. Volti che raccontano gli anni in cui bastava sfogliare le pagine del L'ora o del Giornale di Sicilia, per rendersi conto del fiume di sangue che scorreva a Palermo e in provincia , migliaia di caduti, tra vittime e lotte intestine alla mafia.
Gli allievi con alcuni docenti, in ricordo del quarantennale dell'agguato di via Scobar hanno affrontato artisticamente , il progetto I volti della legalità.
Un collage di volti di vittime della mafia, come fossero icone pop positive della memoria. Tessere di un mai terminato domino, nel tempo divenuto argine sacrificale alla vigliacca e sanguinaria subculturale marea mafiosa.
Tra i ritratti possiamo incontrare , il giovane volto di Peppino Impastato, dei giudici Falcone e Borsellino, di Rita Atria e ancora soffermandoci sullo sguardo di Mario D'aleo al quale l'istituto è intitolato, o Pippo Fava e tanti altri ancora, spiega il professor Gianpaolo Castiglione.
Le scelte sensibili tecnico-compositive degli studenti, sono state diverse e variegate, sia nelle tecniche espressive che nelle scelte semantiche del linguaggio.
Alcuni hanno affrontato i manufatti con la tecnica acrilica su carta o su tela, altri incidendo la superficie cartacea con decisi segni a grafite, altri ancora con campiture piatte con pochi colori a contrastarsi cromaticamente.
E infine rifacendosi allo sviluppo della grafica vettoriale.
Gli studenti hanno fatto tesoro di quanto Peppino Impastato ci ha ricordato attraverso un suo scritto, che se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un'arma contro la rassegnazione, la paura e l'omertà. Quindi il fruitore della mostra, nell'osservare la potenza libertaria che essi esprimono in quanto armi.
Armi di speranza e libertà, di una giovane generazione della nostra bella ma aspra terra, che rivendica giustizia, verità, onestà e cambiamento.
La mostra sarà visitabile tutte le mattine dal lunedì al venerdì, sino al 31 marzo.
Il percorso di Memoria e Legalità avviato dal Liceo M. D'Aleo seguirà giorno 4 Aprile con un incontro sulla strage di via Scobar, per fare memoria delle tre vittime e di tutti coloro che hanno perso la vita per mano mafiosa.
La Dirigente scolastica Loredana Lauricella, i professori G. Alvich e M. Gianzardi che hanno guidato gli allievi alla lettura del libro " Albicocche e sangue", accoglieranno in istituto la testimonianza, tra ricerca di verità e ricostruzione della dottoressa Bommarito arricchita dalla presenza di ufficiali dell'arma dei carabinieri che parleranno di legalità e della importanza di agire comportamenti corretti.
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