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Dalle cave alle spiagge: ecco i 350 set naturali della Sicilia per il cinema

Una piccola chiesa avvolta nella nebbia, una ex cava di marmo, una luminosissima spiaggia; e poi, siti industriali dismessi, chiese anche in rovina, la Pagoda della pace a Comiso: la Sicilia si divide in 350 set naturali, a disposizione per produttori, registi, scenografi che vogliano inventarvi e sciogliervi trame. Una nuova «Location Guide» li ha raccolti in una mappa multimediale messa a punto dal Centro sperimentale di cinematografia (Csc) di Palermo, che ha siglato il rinnovo della convenzione tra la Regione Siciliana e il Csc per il mantenimento della sede nell’Isola della Scuola nazionale di Cinema per gli anni 2024 e 2025.

La realizzazione della guida ha coinvolto tre troupe, composte da ex allievi, oggi tutti filmmaker professionisti, che hanno realizzato le riprese, anche avvalendosi di droni per la mappatura dall’alto, delle 350 location nelle 9 province. «Questa terra è vocata al cinema - ha detto Marta Donzelli, presidente della Fondazione Centro sperimentale di cinematografia - proprio per questo è particolarmente interessante che la sede siciliana del Centro sperimentale abbia il genere del documentario al centro della sua attività, permettendo di osservare il mondo con occhi diversi. Grazie al supporto economico della Regione, abbiamo la possibilità di realizzare una programmazione a lungo termine. Come Centro sperimentale investiremo risorse e potenzieremo l’offerta formativa della scuola di Palermo, che è uno dei nostri fiori all’occhiello, perché c'è grandissima richiesta di giovani professionisti in questo settore da parte del mondo del lavoro».

«È stato - ha spiegato - la direttrice artistica del Csc Sicilia Costanza Quatriglio - un lavoro di squadra e di orchestrazione. Non basta prendere l’automobile e andare n giro, ma bisogna metterci la testa. Qui si fa una formazione di tipo triennale, per sperimentare autodisciplina e autonomia, in lavoro in gruppo sostiene i ragazzi una volta usciti dalla scuola».

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