Tra i balletti più celebri del repertorio romantico, arriva per la prima volta al Teatro Massimo di Palermo da mercoledì 15 marzo, Le Corsaire, nella versione coreografica di José Carlos Martínez, direttore del corpo di ballo dell’Opéra di Parigi. L'allestimento, creato per il Teatro dell'Opera di Roma, ha ricevuto il premio Danza&Danza 2020 come «miglior spettacolo classico dell’anno» e conta sulle scenografie e i costumi di Francesco Zito e le luci di Jacopo Pantani. Sul podio, la direttrice slovena Mojca Lavrenčič dirige l’Orchestra del Teatro Massimo.
Le cinque rappresentazioni vedranno all’opera tre cast. Nei ruoli principali del corsaro Conrad e della bella Medora danzeranno i ballerini del corpo di ballo del Teatro Massimo, Linda Messina e Michele Morelli, ai quali è stato recentemente assegnato il Premio «Eccellenze della danza», che si alterneranno nelle repliche con Carla Mammo Zagarella ed Emilio Barone. Mentre al debutto sarà protagonista una coppia di grandi ospiti internazionali, formata dalla ballerina georgiana Maia Makhateli e dall’austriaco Jakob Feyferlik, primi ballerini del Dutch National Ballet di Amsterdam. Negli altri due ruoli principali saranno protagonisti fin dalla prima i ballerini del Teatro Massimo, Giorgia Leonardi, Martina Pasinotti e Yuriko Nishihara che si alterneranno nel ruolo di Gulnara e in quello di Lankedem Alessandro Casà, Diego Mulone e Alessandro Cascioli. E ancora per i ruoli di Birbanto e della sua amica, danzeranno Diego Millesimo con Romina Leone e Giovanni Traetto con Valentina Chiuli.
Banco di prova per generazioni di ballerini per virtuosismo e complessità di esecuzione, Le Corsaire è un balletto narrativo, ispirato all’opera omonima di Byron, scritto nel 1814. Racconta le avventure del corsaro greco Conrad che sfida il potere di Seyd Pascià per sottrarre al suo harem la bella schiava Medora di cui è innamorato. Il balletto, con le musiche di Adolphe Adam, vede la luce nel 1856 all’Opéra di Parigi, su libretto di De Saint Georges e Mazilier, ed è andato incontro ad oltre un secolo di rielaborazioni attraverso l’apporto di numerosi coreografi e con l'aggiunta di musiche di Cesare Pugni, Léo Delibes e Riccardo Drigo.
José Carlos Martínez, attuale direttore del corpo di ballo dell’Opéra di Parigi, ne ha riscritto la drammaturgia, riducendo la durata del balletto da tre a due atti e rendendo più accessibile e chiara la trama dell’azione, pur mantenendo tutti i momenti spettacolari che hanno reso celebre la coreografia fin dal debutto. A partire dal pas de deux del Corsaro, diventato famoso per l’interpretazione che ne diedero al Teatro alla Scala Rudolf Nureyev e Margot Fonteyn nella versione di Petipa, e poi diventato un’immancabile prova di bravura e virtuosismo in tutti i gala di danza.
A Palermo, la coreografia è stata rimontata dalla coreografa Agnès Letestu, già acclamata étoile dell’Opéra di Parigi, chiamata insieme a José Carlos Martínez dal direttore del Corpo di ballo del Teatro Massimo Jean-Sébastien Colau, che dice: «Con Le Corsaire di José Carlos Martínez ho ritrovato lo stile francese con il quale mi sono formato e il suo intelligente approccio al rigore tecnico e alla precisione dell’assieme. Fin dal mio arrivo a Palermo come direttore ho voluto mettere al centro il balletto classico per mettere in risalto le qualità della Compagnia del Teatro Massimo formata da eccellenti danzatori di superba formazione classica, provenienti da celebri Accademie come quelle della Scala, dell’Opera di Roma e da altre ottime scuole italiane. Le Corsaire sarà una straordinaria occasione per affinare la loro esperienza tecnica e artistica».
Il debutto mercoledì 15 marzo alle 20. Repliche fino al 19 marzo. Giovedì 16 alle 18.30, venerdì 17 alle 18.30, sabato 18 alle 18.30 e domenica 19 alle 17.30. Il debutto di Le Corsaire sarà preceduto martedì 14 marzo alle ore 17 in Sala Onu da un incontro di presentazione dello spettacolo, a cura dell’Associazione Amici del Teatro Massimo, con la giornalista Daniela Cecchini, critico e studiosa di danza e la partecipazione della coreografa Agnes Letestu, dello scenografo Francesco Zito e del direttore del corpo di ballo del Teatro Massimo Jean-Sébastien Colau.
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