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Palermo, uccise la cantante Piera Napoli con decine di coltellate: ergastolo al marito

La Corte d’Assise di Palermo, presieduta da Sergio Gulotta, ha condannato all’ergastolo Salvatore Baglione, accusato di avere ucciso con decine di coltellate la moglie Piera Napoli, giovane cantante neomelodica, il 7 febbraio dell’anno scorso. L’uomo si era consegnato ai carabinieri e aveva confessato.

I giudici hanno accolto le richieste della procura, che riteneva l’imputato lucido durante la commissione del delitto efferato avvenuto in bagno, nella abitazione dei due coniugi in via Vanvitelli, nel quartiere Cruillas di Palermo. Subito dopo l’omicidio, il marito si era ripulito, aveva lavato il coltello, si era anche preoccupato di allontanare i figli, perché non assistessero alla scena. Baglione aveva anche postato su Facebook una frase sull’importanza del «rispetto» accompagnata da una foto di Robert De Niro.

La decisione dei giudici è arrivata dopo 4 ore di camera di consiglio. La famiglia della donna si era costituita parte civile, assistita dagli avvocati Massimiliano Ficarra, Francesca Legnazzi e Silvana Terrasi.

La corte ha dichiarato Baglione interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e in stato di interdizione legale per la durata della pena. Tra le pene accessorie anche la decadenza della responsabilità genitoriale. Il marito di Piera Napoli è stato condannato anche a risarcire le parti civili. A titolo di risarcimento del danno, sono state riconosciute provvisionali ai due genitori della donna per 100 mila euro ciascuno, alle due sorelle per 40 mila euro. Ad una delle due, in quanto tutrice dei tre figli, 450 mila euro. A cinque associazioni impegnate nel contrastare la violenza sulle donne sono stati assegnati cinquemila euro.

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